venerdì 13 luglio 2012

Ciotti, Ameri e Provenzali

Ieri ho compiuto gli anni e oggi mi regalo uno spazio su Piovono Runners per andare fuori tema. Per fare il vecchio malinconico. Per confessare che prima di amare la corsa, ho amato (e amo ancora) quel banalissimo, commercialissimo, dopatissimo, vendutissimo sport chiamato calcio.
E' una di quelle cose che è vizio e passione insieme, di cui ci si pente e ci si bea, ma a cui comunque ci si abbandona, rassegnati e felici (più rassegnati che felici, se sei tifoso del Toro)

Oggi se n'è andato Alfredo Provenzali.
Il calcio che mi ha dato l'imprinting aveva la voce sua, di Ciotti e di Ameri, la faccia di Paolo Valenti e il colore delle figurine Panini.
Ci sono state centinaia di pomeriggi passati sul pavimento ad ascoltare quel rimbalzo di voci, quelle cantilene inconfondibili e ritmate, quegli interventi improvvisi preceduti da un boato.
"Intervengo da Torino"
E quei due secondi che seguivano, i più lunghi.
L'abbiamo beccato o l'abbiamo fatto, sto gol?

Senza retorica, oggi se dovessi scegliere tra guardarmi tutta una partita del Toro in HD o incollarmi a una radio, aspettando un aggiornamento di 30'' ogni 5', opterei ovviamente per il televisore.
Ma è un matrimonio di convenienza, qualcosa di seducente a cui ho venduto l'anima.
L'amore è un'altra cosa. L'amore è appeso alle frequenze 90 punto qualcosa di Tutto il Calcio Minuto per Minuto e rimarrà lì per sempre. Nonostante, a pensarci ora, fosse un atto tra il masochistico e l'eremitico.

L'amore è in quei due secondi lì, quando chiudevo gli occhi e aspettavo.

Ha segnato Casagrande, su cross di Martin Vazquez.

Grazie per avermelo detto, Sandro, Enrico e Alfredo.


lunedì 9 luglio 2012

Si corre anche d'estate

Si corre anche d'estate

all'una del pomeriggio, con 35 gradi, su una Martesana spoglia persino di papere natanti e pensionati abbioccati. Ma c'è Luca Bersaglia.

alle otto del mattino, quando il caldo ti sveglia, con i resti di quello che fu un lenzuolo ammonticchiato a fondo letto, e tu decidi di uscire a sfidarlo faccia a faccia

alle otto di sera, rinunciando per una volta alla birra che ti meriteresti appena tornato a casa. Ma tanto lei ti aspetta lì, dopo un sorso di Gatorade e una doccia semifredda.

alle cinque del pomeriggio della domenica, mentre si chiude il tetto da 110 milioni del centrale di Wimbledon. Che tanto sai già come va a finire, anche se Murray è un bravo guaglione volenteroso.

lo si fa per scacciare alcuni pensieri ed inseguirne altri, perché alcuni di essi al caldo bruciano ma altri lievitano, come una torta nel forno

lo si fa perché non puoi fare altrimenti, perché c'hai quel demone lì e, si sa, i demoni al caldo dell'inferno si sentono a casa

lo si fa perché hai scoperto le crostatine del Pavè e perché la birra e lo Spritz sono più buoni d'estate e perché c'è l'Estathe e perché ti hanno regalato quello Strolghino" e che fai, non lo mangi?" e per tutta questa roba devi punirti almeno un po'

lo si fa perché ti sei comprato quei pantaloncini nuovi da 50 euro e già ti senti scemo, ma se non li usi ancora di più

lo si fa perchè devi consumare ancora un po' quelle scarpe che ti hanno accompagnato tutto l'anno e così a settembre hai la scusa per comprartene un paio nuovo

lo si fa perchè se fossi figo come nello spot dello Jagermeister potresti semplicemente dire "perché sono fatti miei".
E invece devi aprirti un blog, per spiegarlo.