venerdì 18 marzo 2011

Ci siamo

Ultima sgambata, fatta. Ieri una mezzora tranquilla di corsa e qualche allungo.
Meteo controllato: niente pioggia!!!
Valigia da preparare, ma tutto l'occorrente, sia vestiario che alimentare, è pronto all'uso.
Punti d'incontro con la Bionda pianificati.
Tensione agonistica ad un livello di elettricità ancora controllabile: stamattina mi sono svegliato alle 6.47, carico a molla, ma poi sono miracolosamente riuscito a riaddormentarmi.
Astensione dai vizi quasi totale, come da programma (il programma prevedeva anche il "quasi", mi conosco...)

Domani alle 10 ci si imbarca per Roma.
Tra 48 ore sarà tutto finito. Come, non si sa, ma comunque ce l'avremo fatta.
Siete stati tanti a seguirci in questi ultimi due mesi di preparazione, da quando è nato il blog. Tanti, molti di più di quanto sperassimo io e Charlie.
Lunedì vi racconteremo com'è andata e da martedì cominceremmo a narrarvi la nuova avventura alle porte: la staffetta alla Milano City Marathon, con due ulteriori compagni di viaggio.
Per ora grazie e un abbraccio a tutti.

Ah, se domenica mattina non avete nulla da fare e siete svegli, la Maratona viene trasmessa in diretta da Rai Sport, sul digitale terrestre, dalle 9 in poi. Magari riusciamo a finire in qualche inquadratura del gruppone, tra i peones... Beh, se avete voglia di fare un pezzo di percorso con noi, sintonizzatevi.

In bocca alla lupa, Charlie.

mercoledì 16 marzo 2011

Fotomarathon


Dopo quasi tre mesi di allenamento mi è venuta una curiosità. E così sono andato sbirciare il percorso della prima Maratona della mia vita.

(L'immagine può essere ingrandita cliccandoci sopra).
Fino a pochi istanti fa non avevo la più pallida idea del tracciato. Può essere che, segretamente, non prenderne coscienza servisse a non far salire l'ansia da ritiro.

Bando alle ciance, ecco un breve reportage fotografico dei luoghi che interseca il percorso. Ci vorrebbe un De Zan a commentare, ma dovete accontentarvi.
Fori Imperiali

Si parte dai Fori Imperiali. E si percorrono circa due o tre chilometri, girandovi attorno.  Si tratta di un primo tratto che verrà corso nella bolgia totale. Anzi, forse nemmeno verrà fatto di corsa, perchè di solito è tale la calca, che per i primi due tre chilometri quasi si cammina.

. Il Campidoglio.

Nella circumnavigazione si incrocia sulla sinistra, dapprima, il Campidoglio. Poche sono le cose che ricordo con chiarezza degli anni di scuola. Il Campidoglio deve ringraziare la storiella delle Oche.

Circo Massimo oggi



Ed a seguire, sulla destra, i corridori trovano il Circo Massimo. Perlomeno, incrociano quello che ne resta oggigiorno.

Visto che al ritorno ci si passa di fianco in direzione opposta, probabilmente riuscirò ad avere allucinazioni tali da farmelo vedere nel suo stato originario. Se riesco scatterò qualche foto per amor di storiografia.

Basilica di San Paolo fuori le mura

Il percorso si snoda poi lungo la Via Ostiense, e si arriva alla Basilica di San Paolo, più o meno intorno al sesto chilometro di corsa. A questo punto i muscoli iniziano finalmente a scaldarsi a dovere. Ci troviamo all'incirca a venticinque minuti, mezz'ora di corsa. Cristiano dovrebbe passare da queste parti approssimativamente cinque minuti prima di me.

Ed è in questo momento della corsa che si incontra, per la prima volta, il Tevere. Da milanese, abituato alla stitichezza artificiale dei Navigli, passo sempre ore sulle sponde dei fiumi che trovo nelle altre città, esercitano su di me un fascino tutto particolare e non vedo l'ora di correre sul lungo Tevere.
La Piramide Cestia

Lo si attraversa da una sponda all'altra e poi lo si segue risalendo la corrente, fino ad arrivare all'altezza di un oggetto della cui esistenza ignoravo, sino ad oggi, l'esistenza. La Piramide Cestia (aka Piramide di Caio Cestio).

Poco dopo la Piramide terminano i primi dieci chilometri della Maratona di Roma. La proiezione vuole che il sottoscritto arrivi in questo punto poco prima che sia trascorsa un'ora, più o meno 56 minuti dopo aver tagliato la linea di partenza. Il distacco da Cristiano dovrebbe essersi dilatato sino a sfiorare i dodici minuti circa.
Cupolone

Si continua a seguire il fiume e dopo averlo attraversato nuovamente, i corridori giungono, udite udite, alla Basilica Di San Pietro. Dal poco che mi ricordo di quando, tanti anni fa, ci misi piede la prima volta, mi faceva stanchezza anche solo l'idea di camminare da una parte all'altra della Piazza. Questa volta ci arriverò dopo 15 chilometri di corsa.
Lungotevere a caso



La Maratona prosegue e dopo un tratto immerso nelle vie della Città Eterna, si risbuca sul Lungo Tevere. Si tratta di un momento importante, perché i corridori arrivano a metà percorso. Che mazzata, di solito le mie gare finivano qui, alla Mezza Maratona. Tutti i ricordi che ho parlano di stanchezza devastante e distruzione fisica. L'idea che sarà solo la boa di metà percorso turba. Il sottoscritto dovrebbe passare da queste parti dopo circa due ore e cinque, due ore e dieci. Fra me e Cristiano, oramai, ci saranno almeno mezz'ora e circa sette chilometri di distacco.

Piazza navona
Da questo momento in avanti è solo Tevere, Tevere, Tevere (e ancora Tevere),  per circa quindici chilometri. Soddisferò tutta la mia sete di fiumi in città per i prossimi tre anni. Intorno al 35esimo chilometro, chi, dei corridori, avrà ancora forza per guardare ammirerà Piazza Navona.

Cristiano, quando passerò da queste parti, se avrà rispettato tempi e proiezioni, sarà nelle braccia accoglienti ed amorose della Bionda. A me mancheranno ancora quarantacinque minuti buoni di fatica. La speranza è riuscire a farsi distrarre dal paesaggio che scorre. Forse scorrere è un po' troppo, più che altro ogni tanto un fermo immagine dovrebbe sostituirne un altro.
In più o meno rapida sequenza si susseguiranno l'Ara Pacis (o Arrapacis come amichevolmente la chiamavamo ai tempi del liceo), Piazza del Popolo e Piazza di Spagna, con la Fontana della Barcaccia.

Piazza di Spagna
L'Arrapacis










Oramai la Maratona è quasi finita. Sono passate da un pezzo le quattro ore di corsa. Forse, in preda al delirio, mi getterò nella Fontana di Trevi gridando: "Marcello! Come here!", o forse, semplicemente, arrancherò preda della disperazione. Ecco uno scorcio della mitologica Fontana
Fontana di Trevi
Arrivati a questo punto, mancheranno ancora circa cinque chilometri. Se mai dovessi arrivare alla Fontana di Trevi senza essermi ritirato, allora inizierò a sentire di potercela fare davvero.

La Maratona porta i corridori a ripercorrere, al contrario, parte del tracciato già corso alla partenza. Si sfiorano i Fori Imperiali, si rivede il Campidoglio e di nuovo appare il Circo Massimo. Oramai è fatta, l'attesa è tutta per quando, finalmente, spunterà la sagoma del più grande Tempio dedicato allo spettacolo ed allo "sport" che sia mai stato costruito nell'antichità.

Cinquantamila spettatori, battaglie navali, sanguinose lotte tra gladiatori, belve feroci e un unico dio a decidere i destini di tutti: l'Imperatore. Ecco il Colosseo.

Chissà se arriverò a vedere il Colosseo da Finisher, oppure no.Chissà se a questo punto incontrerò Cristiano. Chissà, se lo incontrassi, cosa succederebbe. Fratello mio, portare a termine questa impresa insieme a te diverrebbe uno dei più bei ricordi della mia vita.

In bocca al lupo (Lupa?)

Cose da fare DOPO i quaranta(due)

Mi sto chiedendo come sarà una settimana senza correre.

Dopo la Maratona ci si riposa e probabilmente non c'è nemmeno bisogno di imporselo. La crisi di rigetto da podismo sarà tale da spingermi all'acquisto di un agile monopattino a motore da usare in casa, per andare in bagno.

Però a pensarci adesso, dopo 16 settimane ininterrotte di allenamento, fa un po'strano.
Probabilmente non sarà una transizione immediata. Abituarsi richiederà tempo.
Come uno al suo primo giorno di pensione, probabilmente lunedì mattina senza nemmeno accorgermene mi ritroverò nel cortile di casa mia tutto bardato per uscire (nel mio caso a correre). Allora la Bionda si affaccerà alla finestra e con un sorriso accondiscendente mi ricorderà che non devo più farlo e che posso risalire a fare colazione tranquillo.
Risponderò con uno sguardo spaesato, da uomo senza più una chiara direzione nella vita, ma anche felice della ritirata, perché l'improvvisa consapevolezza della realtà risveglierà violentemente anche le fitte di dolore alle gambe, figlie (il)legittime della gara del giorno prima. Risalirò in casa. Prendendo l'ascensore.

Dovrò trovarmi un altro hobby.
Le monete antiche.
Le palle con la neve dentro.
Le navi nella bottiglia.
Il modellismo.
Le modelle.
Qualcosa con cui riempire il vuoto lasciato dal running. Qualcosa di sedentario, che mi permetta di bere e fumare tanto, tantissimo.

Mi iscriverò a qualche corso.
Cartografia marina.
Bioetica del singhiozzo
Informatica ayurvedica
Pettinatore di iguane
Dialoghista di film hardcore.

Girerò per casa strascicando le pantofole o impennando con il monopattino.
Guarderò la Vita in Diretta e mi commuoverò davanti alla storia di Incoronata, arzilla nonnina 97enne di Teramo che ha trovato l'amore con Gualtiero, inconsolabile vedovo e compagno di casa di riposo.
Andrò a guardare i lavori della Metro 5, a San Siro.
Televoterò per eliminare Biagio dal Grande Fratello.

Stremata dalle mie estenuanti giornate da pensionato, la Bionda non ne potrà più di avermi tra i piedi.
Butterà a mare tutti i suoi principi.
Comincerà lei a correre.

P.S. Il Sondaggione è sempre aperto, lì in alto a sinistra sulla home. Continuate a votare (e grazie per l'ottimismo dimostrato fino ad oggi...)

martedì 15 marzo 2011

Correte da cani!

L'Anonimo suggerisce come raddoppiare la potenza in vista di Roma.
Ah, qui accanto c'è il sondaggio, votate gente, votate!

Mi è arrivata una mail che mi ha fatto riflettere.

Avere quattro zampe, effettivamente potrebbe aiutare.

Ecco la prima parte della mail (dedicata a Cristiano):

Domenica 20 marzo 2011 avrà luogo a Roma la prima edizione della Stracanina, una prova non competitiva dedicata ai cani. La manifestazione avverrà in contemporanea con la RomaFun–La Stracittadina, partirà da via dei Fori Imperiali e terminerà presso Colle Oppio, dove verranno premiati i primi cinque cani classificati. In palio per i vincitori una fornitura di alimenti Rolyal Canin e l’Enciclopedia del cane, prezioso strumento per conoscere meglio i nostri amici a quattro zampe.

E questo è il primo punto. Amici a quattro zampe… Runnera quattro zampe. Fosse così, il sondaggione riporterebbe con tutta probabilità un 100% di voti sulla prima ipotesi di Cristiano: sotto le 3h35’. Anzi, forse vi sarebbero anche commenti per spronare il nostro G. a fare ancor di più: qualcuno probabilmente scriverebbe “Eh dai, dopo più di un anno di allenamento e con quelle belle quattro zampe muscolose che ti ritrovi, vuoi non farcela tra le 2h30’ e le 3h00’?”.

Peccato, però, che non basti avere quattro arti e mettersi carponi, ce ne vogliono proprio quattro che, per giunture, articolazioni, cartilagine e quant’altro, siano messi in quella precisa posizione.

In sostanza, il nostro G. dovrebbe presentarsi così:

Ecco, magari non proprio con questa espressione.

Seconda parte della mail (dedicata a Carletto):

A Colle Oppio, punto d’arrivo della gara, sarà presente un’equipe di veterinari a disposizione del pubblico per rispondere a dubbi e curiosità.

Dedicata a Carletto, per l’appunto, e al suo ginocchio. Forse, sapere che a fine corsa lo attende uno zelante veterinario pronto a rimetterlo in sesto, sarebbe un po’ come mettere la carota davanti all’asino… La seconda opzione è che il nostro Soncio si faccia una meravigliosa passeggiata di 24 ore: parte con i maratoneti e arriva con la Stracanina. Così facendo sarebbe primo, vincerebbe la suddetta fornitura di alimenti Rolyal Canin e anche l’Enciclopedia del cane! In più, potrebbe dire di aver fatto doppietta ed entrare così nell’Olimpo dei Runner, venerato come un dio.

Diciamo che Carlo potrebbe presentarsi un po’ così:

Con tanto di giornalisti dietro che lo intervistano.

Infine, l’ultima parte della suddetta mail (dedicata a Nizza):

Sempre presso Colle Oppio, alle ore 11, l’istruttore cinofilo Massimo Perla terrà una dimostrazione di Agility Dog.

Ecco l’occasione per il Runner più pelato del mondo per mettersi in mostra (sì, anche per i peli), ancor prima di affrontare una gara ufficiale! Un bell’allenamento di fronte a un pubblico scrosciante di applausi, saltellando e correndo come il migliore dei barboncini cazzuti. Un’occasione per dire: “A Roma c’ero anche io!”.

Eccolo il nostro terzo eroe, mentre, uscito dal tunnel, affronta una fottuta staccionata:

I maligni dicono che l’espressione sia stata fatta apposta per i fotografi.

Qua la zampa, Runner!

IL SONDAGGIONE! (e una foto..)

E siamo alla settimana pre Maratona.
Tanto per tranquillizzarmi/vi sulla mia capacità di reggere lo stress dell'evento, sono già due notti che ho difficoltà a prendere sonno. Se fossi uno di personaggi di Romanzo Criminale, sarei Il Freddo.

Ma parliamo d'altro e in particolare dell'evento della settimana: il sondaggione.
E' qui, alla sinistra del post, in alto. Dovete esprimere la vostra preferenza!
Al primo sondaggio, quello sulla Mezza Maratona di San Gaudenzio, la maggioranza dei votanti aveva azzeccato il range di tempo entro il quale avrei finito la gara, quindi sappiate che mi fido molto di voi e tenderò ad interpretare il vostro voto come un presagio.

Ed ecco lo spiegone che accompagna il sondaggione.

La prima ipotesi è ottimistica: implica la giornata perfetta, la gamba perfetta e l'assenza totale di crisi. Richiederebbe una media di 5' al km, ovvero 12km/h. E' tanta roba. Non impossibile, ma richiederebbe la gara della vita.

La seconda e la terza opzione sono bene o male realistiche e sono divise dall'incognita del 35°km. Se scavallo quel temutissimo muro con una gamba ancora efficiente, sto sotto le 3h45', se invece devo rallentare perché non ne ho più, potrei avvicinarmi pericolosamente alle 4h. Se tengo una media inferiore a 5'20'' al km sto nella seconda opzione, fino ai 5'40'' sto nella terza.

Se il 35° si dimostrerà veramente duro, puro & muro, se i sanpietrini saranno bastardi come dicono e se deciderò che è meglio l'approccio turistico e comincerò a fare foto in Piazza Navona, allora potrei anche finire sopra le 4 ore.

L'ultima ipotesi è contemplata solo in caso di morte o di scoperta di un ristorantino veramente eccezionale sul percorso, che sarebbe un peccato trascurare. In realtà, pur massaggiandomi là dove suggeriva di farlo Valerio prima della gara, è un'eventualità da considerare in caso di infortunio..

Insomma, l'ago della bilancia è la Crisi:
  • Assenza totale di crisi: sotto le 3 ore e 35
  • Piccole crisi gestibili: tra le 3h35' e le 3h45'
  • Crisi e dolorini di medio livello: tra le 3h45' e le 4h
  • Crisi importante, con necessità magari di fermarsi o camminare: sopra le 4h
  • Crisi libica: ritiro
Faites votre jeu!

P.S. Alla fine le ho comprate... :-)
(per chi non sapesse di cosa sto parlando e che cosa lo aspetta nella foto sottostante, cliccare qui)
Valgono ogni centesimo del loro prezzo per almeno tre motivi, apprezzabili dalla foto:
  1. hanno una scritta sulla caviglia che ricorda che si tratta di "Socks". Grandi. Ti venisse mai voglia di usarli come sciarpa, così non sbagli.
  2. hanno impresso il numero di scarpe sul lato interno. Vi sembra una cazzata? A Cenerentola avrebbe cambiato la vita.
  3. riportano la dicitura Left e Right su ciascun piede. Visto che non scommetterei sulla mia lucidità pre-gara di domenica mattina, si tratta di un suggerimento da non trascurare.
  4. hanno anche un sacco di accorgimenti fighissimi per facilitare la corsa, ma quella è roba noiosa.

lunedì 14 marzo 2011

Le nebbie del tempo

Meno di una settimana al via.

E quest'ultimo week end è stato consacrato a tutto tranne che alla corsa. Sabato avrebbe dovuto essere la giornata bella del fine settimana. A me è parsa piuttosto bruttina, ma quando mi sono svegliato, Domenica, ho realizzato per l'ennesima volta che bellezza e bruttezza sono concetti relativi. Non ho fatto in tempo ad inneggiare alla primavera, che già siamo tornati in autunno.

Breve parentesi sulla Maratona.

Il lungo più lungo che ho fatto è stato di 26 chilometri. La velocità media tenuta è stata di 5 minuti e 45 secondi al chilometro. Contando che sono tre settimane che mi alleno male per via dell'infortunio, che ho preso almeno un paio di chili, e che ho una gamba a mezzo servizio, ho intenzione di correre piuttosto piano sin da subito, mai sotto i 5 minuti e 55 secondi al chilometro. Se tutto va bene, e reggo fino in fondo allo stesso ritmo, il tempo stimato di arrivo è di 4 ore e 20 minuti circa. Questa previsione è decisamente ottimistica.

Svariati fattori possono andare storti. Uno sopra tutti ha a che vedere con la gamba destra, che non è ancora del tutto guarita. L'altro riguarda il ginocchio sinistro. Bastano 15 secondi in più al chilometro e il tempo di arrivo salirebbe a 4 ore e 38 minuti.

Questi due tempi prevedono che tutto il percorso, se pur a ritmo di tartaruga, sia fatto correndo. Nel caso in cui dovessi mettermi a camminare per alcuni tratti, allora il tempo sale deciso verso le 5 ore. In questa ultima ipotesi non è possibile fare alcuna seria previsione.

L'ultima ipotesi, in verità, è il ritiro. Penso che piuttosto che ritirarmi preferirei arrivare strisciando. Per evitarlo mi porterò dietro un po' di tutto, dall'Aulin alle Zigulì, passando per le compresse di integratori alimentari e gli antinfiammatori. Ma mai dire mai, si dice.

Cambiando argomento, ma rimanendo in tema corsifero, Mercoledì sera ci sarà la Midnight Run. Partenza da Piazza Castello a mezzanotte esatta, per correre in relax circa 6 chilometri. Ci si può iscrivere direttamente sul posto e ci saranno un sacco di Runners. Ci saremo anche noi, per fare una piccola, ultima sgambata prima di Roma. Perché non venite anche voi?

p.s. I tortelli di zucca con ricetta originale della Nonna sono davvero buoni, se nessun altro si pronuncia sul tempo, sarò costretto a cucinarli e dividerli con Mauro Monti. Molti non capiranno, ma sarebbe davvero un peccato lasciarlo vincere facile.