giovedì 8 settembre 2011

BENTORANTI!!!


Vi stavo giusto pensando  stamattina.

In realtà questo post l’ho scritto ieri, come spiegherò più avanti, quindi vi stavo pensando ieri mattina.

Comunque, come state? Tutti tornati? Come siete abbronzati, dove siete stati in vacanze?

Io sono stato un Turchia, posto bellissimo, e non ci ho nemmeno provato a correre, non ho nemmeno portato nulla dietro prima che un colpo di sole mi facesse venire la malsana idea di provarci.

Però sono tornato a percorrere i miei consueti  80 km giornalieri, in macchina.

Ho pensato che oramai, essendo tutti tornati al tran tran quotidiano, l’unica cosa che mancava per sancire l’ufficialità della fine delle vacanze, era il consueto appuntamento con le epiche geste di Piovono Runners. E invece tutto taceva. Nessuno scriveva, nessuno correva, nessuno si azzoppava e nessuno faceva finta di esssere un volenteroso beginner della corsa.

Ma il nostro runnerfilo... no questo è uscito male, cinner? No ancora peggio, runnfilo? Vabbè, Cristiano ha rotto le catene del silenzio e postato il primo post del nuovo semestre.

Mosso da quel discreto e lieve spirito di competizione che ci anima, ovviamente non potevo essere da meno, e appena letto ecco che subito apro un foglio word e pur di scrivere provo a coniare un neologismo  ma con scarsissimi risultati. Vabbè l’importante è scrivere e regalarvi 5 minuti di svago e magari strapparvi un sorriso, no?

Come dicevo, con il post di Cristiano viene sancito l’inizio del nuovo semestre, in cui nuove sfide, nuove avventure e novità eclatanti vi attendono.

Quindi ben tornati e a presto.

mercoledì 7 settembre 2011

Il profumo del Mostro selvatico

Anche quest'anno sono stato a Venezia, alla Mostra del Cinema.
Anche quest'anno ho portato tutto l'occorrente per correre, allettato dall'idea di lanciarmi sui lunghi rettilinei del lungomare del Lido.
Anche quest'anno non ho corso, nemmeno cento metri.

A Venezia il Mostro cinefilo che occupa una delle caverne del mio inconscio sente il richiamo della sua femmina, la Mostra, e non capisce più niente.
Viene alla luce prepotente, si sfoga e rade al suolo qualsiasi altro sano (o malsano) proposito.
Solo lo Spritz gli sopravvive, ogni tanto.
Tutto il resto soccombe.
A Venezia non si mangia: ci si alimenta il minimo indispensabile e poi ci si rimette subito in coda per il film successivo.
A Venezia non si dorme: si chiudono solo gli occhi nel breve intervallo temporale tra l'ultima proiezione (o l'ultima festa, ma solo perchè sono le feste dei film della Mostra) della notte e la prima del mattino.
A Venezia non si corre: si usa la bici - questa è concessa - solo perchè è il mezzo più veloce per muoversi tra una sala e l'altra.
A Venezia nascono dubbi che ti inchiodano: dovrei andare in bagno, ma inizia quel film cinese della sezione Orizzonti...e se fosse il capolavoro inaspettato, imperdibile e che poi te la puoi menare tutta la vita di essere stato il primo a vederlo? A Venezia la vescica compie acrobazie adattative che sfidano le teorie della Fisica sui liquidi.

Per altro si arriva a Venezia sempre provenienti dall'estate, il periodo più lugubre dell'anno per quel che riguarda la forza di volontà sportiva. Un organismo rallentato e viziato dai ritmi agostani non ha gli anticorpi necessari ad opporsi al fuoco incrociato della terrificante coppia. Il Mostro e la Mostra.

L'estate di corsa è stata di una pochezza imbarazzante. Si ricordano solamente un paio di sudatissime e arrancanti uscite milanesi (una per altro interrotta a metà, con arrendevole ritorno a casa tramite bike sharing) e due esotiche (più per la loro inconsueta brevità, a dire il vero) sgambate a Sihanoukville, Cambogia.
Ieri ho ripreso, un timido approccio con la Martesana, a lungo abbandonata e per questo, giustamente, offesa.
Urgono obiettivi per l'autunno: maratone, mezze maratone, altre gare.
Si accettano, si desiderano anzi, suggerimenti.
Rimotivatemi.

Ricambio con qualche consiglio non richiesto sui film visti a Venezia.
Un bellissimo film, autoriale ma digeribile e divertente per qualsiasi palato: Carnage
Un paio di divertenti commedie italiane, leggere ma di quel disimpegno un po' impegnato...: Cose dell'altro mondo e Scialla
Un'altra Italia, poco da ridere ma da guardare negli occhi, meglio se attraverso la lente di un grande regista, come qui: Terraferma.
Un tocco di ottima cinefilia pura, per chi se la sentisse: A simple life e Dark Horse


A disposizione per informazioni aggiuntive ( e per prendermi i vaffanculo post visione, nel caso).