martedì 8 marzo 2011

LA LEGGEREZZA DEL SILENZIO

Così parlò Nizza:


Scusate il ritardo.

Come ha già ampiamente annunciato Cristiano, l’altro ieri, domenica 6 marzo, è stata una giornata fantastica sotto molti punti di vista.

Innanzitutto il più importante ma anche il più bastardo, visto il freschino di questi giorni. Il nostro amico meteo.

Lo so, non è che ci sia stata un Aurora Boreale o una eccezionale notte di S.Lorenzo o una eclisse totale in pieno giorno, ma lo svegliarsi la mattina ed essere abbagliati da un sole in un cielo limpido e terso e constatare che oltre ad essere accecante è anche caldo, beh, concedetemelo un pochino di piacevole sorpresa.

Come ogni domenica quindi, mi ritrovo in sala a vestirmi in silenzio, ma ansioso di provare la temperatura esterna come se fosse un paio di scarpe nuove, perché per me, in effetti, è una novità correre con così tanto sole e caldo.

Passo dalla camera da letto dove Fede ha già preso possesso dell’intero letto come solo lei sa fare, la saluto sperando di non svegliarla e scendo in box a prendere la macchina per dirigermi all’Idroscalo.

Dopo averlo scoperto la volta scorsa con mio fratello, devo ammettere che nonostante non sia proprio attaccato a casa, non è male per correre, mi piace molto.

Stavolta ero da solo però, io e mio fratello non siamo riusciti a trovare un orario comune, e come giovedì scorso porto avanti la scelta di correre senza musica.

Ho sempre pensato che una delle cose che rendesse meno faticosa e più accettabile la corsa fosse proprio la musica, ed è per questo che in tutti questi giorni ho sempre cercato di creare la playlist perfetta seguendo i consigli di Rob Fleming di Alta Fedeltà.

Tramutatomi in un radar, recettivo a mille su ogni canzone, melodia, filastrocca, suoneria di telefonini che potesse essere usata come ingrediente per la realizzazione del mio Golem musicale, da buon alchimista che si deve essere, mi sono messo li e ho steso infinite liste e combinazioni di canzoni.

Ero quasi arrivato a un risultato, non dico eccezionale ma di buona caratura, e poi è bastato andare a correre senza gli auricolari per scoprire un nuovo mondo.

Ammetto che non è facile da spiegare, e nonostante in molti mi avessero detto che correre senza musica sparata nelle orecchie era tutta un'altra cosa, prima di provarlo non ci avevo molto creduto.

E quindi domenica, mi ritrovo all’idroscalo, senza musica, con un sole pazzesco e una temperatura che in effetti si scontra con miei pantaloni lunghi e la mia maglietta a maniche lunghe che comunque avevo deciso di mettere perché erano pur sempre le 10 del mattino e un pò di titubanza continuava a resistere in me.

C’era una quantità di gente allucinante, e mi ha fatto notare quanto sia pazzesco il fatto che appena esce un po’ di sole, Milano si popoli in una maniera pazzesca.

Zizzagando tra coppiette ottuagenarie, mamme che sui roller spingevamo le loro carrozzine da off-road e neogenitori alle prese con figli indemoniati in overdose di sole, sono riuscito a fare il mio giro e a migliorare la mia prestazione.

La soglia degli 8 si avvicina, o meglio, spero di sfiorarla già domenica prossima, e già mi sto preparando al freddo che mi toccherà beccarmi stasera, anche si sta facendo breccia l’idea di fare il comodo e sfruttare il tapis.

Non lo so, non ho ancora deciso, vi farò sapere.

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