lunedì 22 aprile 2013

Lombok - Senaru

First day: flying to Lombok.

A whole day to fly to Lombok? Yes, the whole day. 

I left at 10.40 from Singapore. We arrived in Senaru at 21. We is Marie-Lea and I. Marie-Lea is a friend from university. She's French. (Yeah, French. Don't tell me about it)

Senaru is the starting point if you want to climb Rinjani, Lombok's 3700m high volcano. 

So, yesterday was a whole day of just travel. An airplane, then waiting in Bali, then another airplane to Lombok (Payar), then a 3 hour drive from Payar to Senaru, shared with a Dutch couple. 

No running, no climbing, no snorkeling.

So what's remarkable about the day?

The plane. Pictures below.

The company. We shared some stories and pretended to laugh at the Dutch guy annoying jokes.

Senaru. This tiny village is a steep street with houses on both sides. Kids, dogs, workers. All of them are nice and welcoming. Of course there are swindlers, like the guy who rented us the room for the night. But the impression of Senaru is very positive.

This morning I woke up at 6 and had a pleasant 7.5k run.  Tried to reach the waterfalls, but a bunch of dogs first, and of monkeys then, persuaded me not to.

Instead, I went up and down the village. I saw the school, the most romantic football pitch, and some land for sale.

We spent the afternoon trekking  to two gorgeous waterfalls. An amuse bouche of what we will be doing for the next four days.

Everything we did, of course, was under the gaze of the wise Mount Rinjani. Our next destination.

domenica 14 aprile 2013

Singapore-Lombok

I did not know how to introduce the new #piovonontheroad series.

Then this happened.


I am flying from Bali to Lombok by Lion Air. Next Sunday 21 April. The plan is to run in Lombok and in Gili Islands. And to climb up to the 3700m high top of Mount Rinjani.

Fool me that I thought climbing the volcano was the riskiest part.


sabato 13 aprile 2013

Gentlemen

Here we go, again. It's raining gentlemen.


(Just to remember that Piovono Runners was the first Italian blog to go Gangnam) with

venerdì 22 marzo 2013

La gestione del caso Maro, Mennea, e “l’orgoglio di essere italiani”

A Singapore gioco anche a calcio. Sempre meno, da quando ho iniziato a lavorare. Durante la settimana, quando posso, prendo parte a un torneo di calcio a 5 con la squadra "Italians in Singapore". Un torneo serissimo, con classifiche marcatori e tabellini di ogni partita. Ogni squadra invia un report con un giudizio personale sulla partita.

Il report di una squadra che battemmo 4-2 cominciava con “bene, da dove cominciamo...? 8 settembre 1943”. Erano inglesi. Avevano giocato una partita scorrettissima, commettendo ogni fallo possibile, solo metà dei quali fischiati, e rompendo un dito al nostro migliore giocatore. Erano molto più grossi di noi, le avevano prese e non sapevano darsene una ragione. Reagirono con la stizza di chi sa di avere torto. Derisero il nostro paese per farci inalberare (ovviamente nel report c’erano anche riferimenti a Berlusconi).

Ci riuscirono, ci inalberammo, ma la cosa finì lì, perché alla fine siamo signori (io avrei voluto spaccare loro la faccia, i signori erano altri nella squadra).

Bene. Premesso che quei tizi sono dei cafoni, per usare parole leggere. Perché il governo del nostro paese, qualunque esso sia, riesce sempre a trovare un motivo per farci vergognare in contesti internazionali?

Avevamo i tecnici, porca paletta, persone che avrebbero dovuto rappresentare l'Italia migliore. E hanno fatto la porcheria che hanno fatto. Qui la porcheria che hanno fatto, se non fosse chiara a tutti:

http://www.repubblica.it/esteri/2013/03/22/news/l_onore_perduto_della_democrazia-55094155/
http://www.lastampa.it/2013/03/20/cultura/opinioni/editoriali/italia-e-india-non-saranno-mai-nemici-QtRG3qK1UgHqBBdk8WJBBO/pagina.html
http://www.linkiesta.it/terzi-maro-il-peggiore-di-sempre

I danni collaterali di questi sciagurati alla guida di Esteri e Difesa sono enormi. Non oso immaginare il prossimo report del torneo.

E allora che fare?

Appellarsi all'Italia migliore. Trovare altri modelli. Il nostro destino è segnato dai pregiudizi creati (e ostinatamente sostenuti) da chi ci governa. Ma niente paura. Mennea e Baldini due uomini straordinariamente normali, ce l’hanno fatta. Con determinazione e lavoro. A loro dobbiamo ispirarci.

E nel mio piccolo, alla prossima partita del torneo contro quella squadra, quando supererò in corsa il colosso inglese per insaccarla nella sua porta, penserò a Mennea che supera l’inglese a Mosca e vince l’oro olimpico. E in onore alla Freccia del Sud, dopo aver segnato, mi volterò, guarderò l’inglese negli  occhi e gli dirò, con accento di Barletta: pigghia chist’ figghiebucchin’.

sabato 23 febbraio 2013

Non scriviamo minchiate


Un avvertimento importante. Questa minchiata l’ho scritta io da solo ed esprime solo il mio punto di vista. È così per tutte le minchiate che scrivo su Piovono Runners. Questa volta, però, ci tenevo a precisarlo.



Ecco, per l'appunto.

Vi parlo di corsa. Sì perché questa domenica corro. Domenica 24 febbraio 2013, c’è una corsa importante a Singapore. Sono 15 km + 30 piani di un grattacielo. Non mi sono allenato tantissimo ultimamente. Il mio obbiettivo sarà arrivare senza un infarto quantomeno al 20esimo piano. Per dire, se l’infarto ce l’ho al 21esimo piano sono comunque contento. Come sempre porterò con me la bandiera dei Podisti da Marte, da sventolare in cima al grattacielo.

Sarà un momento particolare. Un anno fa, in questo periodo, sventolavo la bandiera marziana a Vigevano, per celebrare l’arrivo di Andrea “Biscottino” al traguardo della sua prima e faticosa mezza maratona. Quest’anno Biscottino non c’è più e molti marziani correranno domenica a Vigevano per ricordarlo. Ecco, quindi speriamo proprio di arrivarci al 30esimo piano a sventolare la bandiera.

Ma non è di me che voglio parlare. O dei Podisti da Marte. Domenica correranno altre persone. Meglio, altre squadre, in una gara particolare.

C’è una squadra guidata da un tipo di una certa età. Gente tendenzialmente mediocre, che corre solo perché lui glielo consente. Lui è un tipo strano. Dicono c’abbia parecchi vizietti, il che non è il massimo per il leader di una squadra. Ma soprattutto è uno che vede la corsa solo in quanto finalizzata a vincere la gara. Una competizione fine a se stessa. Onanistica. Per mesi sonnecchia,vivacchia, si dedica ai suoi vizietti. Nel periodo subito prima della corsa si dopa, pesantemente, chiama alle armi tutti i suoi scagnozzi, e inizia ad abusare psicologicamente di chi sosterrebbe anche i suoi avversari. Non c’è niente di male per se, solo che finita la gara scompare. Si dedica ai suoi vizietti e manda in malora il mondo della corsa. E il mondo ha bisogno della corsa. Quelli che corrono con lui sono contenti di stargli dietro. Grazie alla sua guida spericolata arrivano per primi e possono mangiare tutto il cibo del rinfresco.

C’è un’altra squadra, guidata da un anziano signore. Non anziano come il primo. Lui si è spesso dedicato alla corsa, ma come attività secondaria, finalizzata ad altri sport. Faceva il Professore di educazione fisica. Di recente fu chiamato a occuparsi di corsa perché la squadra di prima, che aveva vinto la gara, aveva poi mandato tutto in vacca rischiando di far fallire gli organizzatori della gara. Nella sua squadra c’è gente molto brava, ma un po’ altezzosa. C’è anche gente parecchio discutibile, che prima correva col vecchio malvissuto di cui sopra. Questa squadra probabilmente non vincerà. Ha avuto poco tempo per allenarsi, ed è stata pesantemente attaccata dalla squadra del vecchio malvissuto.

C’è una squadra che non è proprio una squadra. Il tipo che la guida non corre, guarda soltanto. Ha detto a tutti come dovevano allenarsi, ha stabilito le modalità, i tempi. È una squadra che fa tanto rumore, perché il tipo che la guida fa tanto rumore. La gente che la compone è molto variegata. C’è chi corre da tempo e chi ha mosso i primi passi qualche mese fa. Tutti con una gran voglia di vincere la gara per il bene della corsa. Il problema è che non si sa che farà questa squadra una volta finita la gara. Alcuni andranno a destra, altri a sinistra. Qualcuno resterà fedele al capo qualcun altro no. Qualcun altro dopo un po’ si stancherà di correre e si dedicherà ad altro, con i soldi degli organizzatori della gara.

Di due squadre non so se sia il caso di parlare. Accenno brevemente ai capifila delle due squadre. Uno corre da tanto tempo, con vestiti sgargianti, ma non ha mai partecipato a una gara. È un eccentrico corridore che si diverte a menare il can per l’aia. Di recente ha perso credibilità perché han scoperto che millantava di certificati di merito conseguiti in Italia e all’estero. E di capacità canore riconosciutegli sin da piccolo. L’altro capofila avrebbe sempre voluto correre, ma è finito a fare lo schermidore. È stato allievo di un grande schermidore prematuramente scomparso. Sulle sue capacità di schermidore molti nutrono qualche dubbio. Dicono fosse piuttosto scorretto, non seguisse le regole del gioco pur di colpire gli avversari. Ed era un appassionato di storia della scherma, alla quale dedicava tante risorse della federazione della scherma. Adesso guida una squadra composta da gente che sarebbe meglio si guardasse la corsa da casa.

Infine, ma non per importanza, c’è una squadra alla quale sono molto affezionato. E’ una squadra nata qualche anno fa da due squadre con una grande storia, ma con poco successo. Al suo interno correvano tante persone che forse avrebbero potuto lasciare spazio a qualcuno con energie più fresche. E alla fine l’hanno fatto, hanno mollato l'osso. Non tanto per merito loro, quanto per merito di chi queste energie più fresche ce le aveva. È una squadra guidata da un tipo istintivamente simpatico, apparentemente bonario. Ma uno che da giovanissimo faceva certe corse che neanche ce le immaginiamo. Tipo guidare la "regione con i migliori asili nido d'Europa". Da qualche tempo ha deciso di guidare questa squadra. Per un po’ si era fidato di un professore (di liceo) che correva da tempo e aveva vinto una gara provinciale. Sembrava una brava persona, ma lo accusarono di doparsi e fu umanamente lasciato a casa. Come lui altri sono stati lasciati a casa, perché’ la squadra non fosse coinvolta dai loro scandali (altre squadre se ne sono infischiate altamente, per dire). Il leader di questa squadra non è un leader come ce lo immaginiamo. Non urla, non si agita. Parla pane al pane e vino al vino. Cerca di convincere con la ragionevolezza, a volte con il tempo. A volte con troppo tempo. Gli altri che corrono in questa squadra sono, per lo più, gente per bene. Gente che crede nella corsa. A volte anche troppo. Non è detto che conti per vincere le gare, ma può contare per fare apprezzare la corsa. Molti sostenitori di questa squadra volevano correre la gara, ma non c’era spazio per tutti. I sostenitori, tutti, hanno dedicato molto tempo a scegliere chi mandare a correre la gara. Anche il leader è stato scelto da tutti, al contrario che nelle altre squadre. È una cosa che, credo andrebbe apprezzata. Forse la squadra è un po’ ingenua, al suo interno ci sono delle teste matte, andrebbe aiutata dal Professore. Ma forse ce la fa da sola. Ha tanta voglia di vincere, e dice, speriamo sia vero, che lo fa per migliorare il mondo della corsa dopo anni di barbarie. Sicuramente ha migliorato se stessa negli ultimi anni, gliene si deve dare atto.

Ecco, se potessi assistere a questa gara, tiferei questa squadra. A gran voce. Se lo merita. Me la sento vicina.

Ma sono a Singapore, a correre 15km + 30 piani di un grattacielo. Quindi chiedo a te che leggi, se avevi intenzione di non andare a vedere la gara, o di andare per tifare per un’altra squadra, se, per favore, puoi andare e tifare per questa squadra a nome mio. Li riconoscerai perché indossano i colori della bandiera italiana.

Grazie.

Valerio

P.s. Che poi 30 piani, dopo 15k, ma sono scemi?!? Io mi ero iscritto che dicevano 15k+climb. Senza precisare. Poi vado a ritirare il pettorale: "Scusi, how much climb?" "thirty stories" "thirty steps?" "thirty stories" "30 steps?" "30 piani" "XXX pioli?" "XXX piani" "no, mi scusi, forse non ho capito bene. Trenta scale tipo 1 rampa con XXX scalini?" "no, tipo trenta piani con 30 rampe con XXX scalini"

"Mmm secondo me intendeva 30 scalini"



mercoledì 20 febbraio 2013

Zerg Rush

I ran 10k this evening, in Singapore. After 10 days without running. Starting at 10 pm.

Before running I was thinking about writing a post about the next race, next Sunday.

Then, while running, I thought about a serious post to write. Something about disability and running. It was all in my mind at the end of the 10k. Something deep.

Then I had dinner at Adam's Food Court. Noodles with prawns and pork meat, followed by the "Special Italian" fruit juice.

Here's a good advice. It's an old feature, but I found it out only today. (Thanks Mix!)

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Ruuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunnnnnnnnnnnnnnnn!!!!!!!!!!