Non c'è niente di meglio, e di più tranquillizzante, che la sana routine.
Per questo ieri sera mi sono allenato: provare il brivido dell'ignoto. E della nebbia intorno all'ippodromo.
Ma non da solo, ho bisogno di supporto morale. Così ho convinto una collega a sgattaiolare via dallo Studio e andare a correre.
Le sette e un quarto e già sogghignanti ci allontanavamo, cospiratori e tronfi della mezz'ora sottratta al lavoro.
Giunto a casa impiego circa un quarto d'ora a trovare le scarpe da running. Vero che sono distratto, ma correre ogni 15 giorni non aiuta a ricordare. Non aiuta nemmeno a correre una mezza maratona, ma fa niente.
Ho promesso all'amico Cri che l'avrei corsa con lui e non posso mancare. Già a novembre l'ho abbandonato.Dopo averlo convinto a correre la Milano-Pavia di 33km. Lui ha corso, io ho dormito.
Trovo le scarpe, ascolto i consigli della portinaia su come non far puzzare i piedi (lei suggerisce candeggina), e via, vado a recuperare la collega, che nel frattempo ha comprato del pesce (piedi - pesce, e la candeggina?).
Partiamo per il nostro giro consueto: via Monte Rosa, sede del Sole 24 ore, piazzale Lotto, via Diomede. Da qui si seguono le mura dell'Ippodromo fino a tornare in piazzale Lotto.
Per un tratto risaliamo come salmoni la corrente degli interisti che vanno allo stadio. Stasera c'è partita. Facce che scorrono tra una pozza di luce e l'altra, brani di conversazioni e, a volte, risate.
Tornati in Monte Rosa saluto la collega e trotterello verso casa. Il fido GPS mi svela che ho corso 8 chilometri in circa 45 minuti. Fra due domeniche dovranno essere 21. Secondo le tabelle avrei dovuto correrne 13.
Non c'è tempo per pensarci, sono quasi le nove e sta per arrivare Cristiano. L'amico di sempre, il compagno di questa avventura.
Salgo in casa, con movimento fluido e continuo mi spoglio, apro scatoletta, apro acqua della doccia, sbatto il gatto sotto l'acqua e mi ritrovo con un cucchiaio in mano a fissare dei bocconcini. Nudo.
In qualche modo la situazione si sbroglia da sola e mi ritrovo in tuta a fare la fila da Spontini. Non puzzo e ho ancora fame. Bene.
Due tranci belli abbondanti, gli dico, poi conto i soldi e scappo.Torno poco dopo e il pizzaiolo mi fissa come fossi uno scemo. Forse ha ragione, ma ora posso pagare..
Incontro Cri sotto casa e saliamo. Tre ore, due tranci di pizza e svariate Moretti dopo prende forma il Blog.
Piovono Runners e questo è il mio primo post.
Che emozione, sono un Blogger!
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