martedì 17 maggio 2011

Verso Asti

Sono passati due mesi dalla Maratona di Roma.

Nel frattempo ho continuato a correre, spesso nel cuore di Milano, al parco Sempione, altre volte ho avuto il privilegio di correre lontano dalla città.

Insieme alle distanze aumentano le possibilità. I primi tempi, più o meno in questo periodo lo scorso anno, abbandonavo, timidamente, il tapis roulant per avventurarmi verso il parco Sempione o il Naviglio. Cristiano faceva da scorta. Li raggiungevo e poi, come un bambino che per la prima volta osa mettere piede dentro un luogo buio scoperto da poco, scappavo via e tornavo a casa. Emozionato e felice per l'impresa.

Il tapis roulant era la sicurezza. Della distanza, del tempo e delle possibilità. L'ambiente artificiale garantisce stabilità e ripetitività di condizioni. In realtà, non erano le prime volte che correvo alla luce del sole, certo. Ma di solito raggiungevo un parchetto con la macchina. Quando mi stancavo giravo la chiave e tornavo.

Uscire dal portone di casa e spiccare la corsa è come salpare una nave.

Pian piano, Parco Sempione è diventato tapis roulant. Una piccola baia familiare. Certo, sempre pronta a scodellarti belle sorprese (contratture, indurimenti, fughe dai cani...). Ma comunque meta innocua.

E allora viva l'avventura!

Il lungomare deserto in Calabria, la costa tra Santa Margherita e Portofino e, per ultimi, i boschi e i monti vicino a Bellagio. Tra salite e passaggi di torrenti. In territorio mai visto prima. Ogni curva una sorpresa, ogni dislivello un'incognita. Le ultime case a qualche chilometro di distanza. Alberi e versi di animali come compagni.

Inizio a provare il desiderio di correre un trail in montagna. Si tratta di corse particolari. Per farsene un'idea, basta pensare che si dividono in base all'impatto ambientale ed al livello di autosufficienza che deve avere l'atleta lungo il percorso. Niente punti di ristoro a volte. Il corridore deve avere con sé tutto ciò che potrà servirgli, e non lasciare traccia del proprio passaggio.

Ma ho bisogno di rimettere distanza nelle gambe. La più breve che ho trovato è di circa 30 chilometri. Ed ultimamente non ne corro mai più di una dozzina, e con molta calma.

Ed allora la prossima tappa dei Piovono Runners è ideale. Mezza Maratona ad Asti. 21 chilometri da correre il 29 maggio prossimo. Cristiano con me alla partenza. Focaccia e salame all'arrivo.

Cosa si può volere di più?

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