sabato 14 aprile 2012

Comunicazioni di servizio

Che vergogna, uso privato del blog. Uso privato di uno spazio pubblico. Neanche fossi un tesoriere leghista qualsiasi.

Comunicazioni di servizio alle staffette "Piovono Runners 2" e "Piovono Runners 3" che corrono per la Fondazione De Marchi.

A. Queste sono le foto dei vostri colleghi di staffetta.
Staffetta 468 (Piovono Runners 3)
1. Lucia
(nella foto: Lucia, coordinatrice delle Lucia's Girls, nell'atto di correre la Stramilano)
Lucia passa il testimone a
2. Alessandro
(nella foto: Alessandro, impegnato nell'attività fisica per lui più impegnativa fino a pochi mesi fa)
Alessandro passa il testimone a
3. Fabio
(nella foto: Fabio, il Veterano, alla sua seconda esperienza di staffetta per la De Marchi)
Fabio passa il testimone a
4. Aldo
(nella foto: Aldo, palermitano, maratoneta, organizzatore di trail in Sicilia. Devo dire altro?)
Aldo taglia il traguardo.


Staffetta 469 (Piovono Runners 2)
1. Valentina
(nella foto: Valentina, una delle Lucia's girls, fisioterapista in carriera)
Valentina passa il testimone a
2. Stef
(nella foto: Stef, l'uomo che mi ha introdotto al personal fundraising. Adesso ha la barba)

Stef passa il testimone a
3. Giovanni
(nella foto: Giovanni, il Veterano, demarchiano de fero dopo aver visto come lavorano. Adesso non ha la barba)
Giovanni passa il testimone a
4. Isabella
(nella foto: Isaballa, una delle Lucia's Girls, la più forte del trio)
Isabella taglia il traguardo.

B. Nel pacco che avete ricevuto o che state per ricevere trovate o troverete
- pettorale
- spille da balia per attaccare il pettorale alla maglietta
- busta di plastica bianca per il cambio
- adesivo con il vostro numero da incollare alla busta di plastica bianca per il cambio
- maglietta della Fondazione De Marchi da indossare e da conservare come caro ricordo
- maglietta della MCM2012 da conservare come caro ricordo
- mappa con indicato il percorso e il punto di cambio dove ciascuno staffettista dovrà posizionarsi
- biglietto della metro per arrivare al punto di cambio, utilizzabile per tutta la giornata di domenica
- busta della spazzatura da indossare per proteggersi da pioggia e freddo in attesa della partenza
- altra roba che adesso non ricordo e che non ha molta importanza (forse)

Nel pacco, Lucia e Valentina hanno ricevuto anche il TESTIMONE. Il testimone dovrà essere passato di staffettista in staffettista, nell'ordine indicato sopra. Il testimone è un braccialetto nero con il chip che serve per rilevare i tempi di ciascuno.

Nel pacco di Fabio ci sono due biglietti della metro, due buste di plastica bianche e due sacchi della spazzatura. Quelli in più sono per Giovanni, nella fretta di dargli il pacco prima degli altri mi sono dimenticato queste cose. Fabio e Giovanni, mettetevi d'accordo per la consegna.

C. Come arrivare al punto di cambio
Ciascun punto di cambio è in prossimità di una fermata della Metro. Per viaggiare usate il biglietto che trovate nel pacco.

Lucia e Valentina partono da Rho Fiera (Rossa-M1) e arrivano a Lotto (Rossa-M1).

Alessandro e Stef partono da Lotto (Rossa-M1) e arrivano a Porta Venezia (Rossa-M1).

Fabio e Giovanni partono da Porta Venezia (Rossa-M1) e arrivano a Sant'Agostino (Verde-M2)

Aldo e Isabella partono da Sant'Agostino (Verde-M2) e arrivano a Cairoli (Rossa-M1)

Per chi vuole vedere il finale di Aldo e Isabella, consiglio di scendere a Lanza (Verde-M2).

Arrivati al punto di partenza potete utilizzare le sacche bianche per inserire gli indumenti asciutti. L'organizzazione della MCM ve li porterà al punto di arrivo.

D. Come passare il testimone
Arrivati a ciascun punto di partenza (trovate la mappa nel pacco) troverete oltre mille persone, sulla destra, in attesa del cambio.

Gli staffettisti del cambio aspettano in ordine progressivo, dal pettorale numero 1 al pettorale numero 1800. La squadra Piovono Runners 3 ha il pettorale 468. La squadra Piovono Runners 2 ha il pettorale 469. Nel cercare lo/la staffettista cui passare il testimone, contate i pettorali degli staffettisti alla vostra destra.

E. Finita la frazione
Finita la frazione, sulla destra, troverete il punto di ristoro, la sacca con i vostri indumenti asciutti e i bagni. Per le docce bisogna tornare a Piazza Cairoli.

Andrea Giannini, ex astista e testimonial della De Marchi, correrà l'ultima frazione portando un'asta con la bandiera. Chi vuole, può venire all'arrivo, alla curva finale (Lanza-M3) per correre tutti insieme gli ultimi cento metri con Andrea.

F. Domande ulteriori
Fatele pure, avete il mio indirizzo email e il mio cell. Dopo le 18 la tensione per la gara di domani potrebbe essere particolarmente alta. Potrei rispondere in modo rude, mi scuso in anticipo.

G. Varie
Non avevo altro da dire ma, arrivato al Punto F, non potevo non toccare anche il Punto G.
Ne approfitto per augurarvi buona corsa.

Buona corsa!!

venerdì 13 aprile 2012

Come preparare al meglio una maratona - P. 2 (Milano)

Buongiorno ragazze e ragazzi.

Bentornate e bentornati al corso su come preparare al meglio una maratona.

Il corso si compone di tre lezioni. Gli argomenti trattati nelle lezioni sono l'allenamento core, il lungo veloce e il fartlek. Se avete perso la prima lezione, potete rileggerne gli appunti qui.

Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione della seconda lezione. La connessione a internet alla quale mi collegavo piratescamente Ero a  Milazzo andava e veniva. Non ci sono più i wifi gratuiti di una volta.

Ma passiamo, senza ulteriore indugio, a trattare l'argomento di oggi.

Lungo veloce


Stupiti. Vi vedo stupiti. Non riesco a non dissimulare stupore nel vedere i vostri volti stupiti.

Scandisco bene le singole lettere. L-u-n-g-o v-e-l-o-c-e. Adesso è anche meno intellegibile. "Ma come" vi starete chiedendo "il lungo non è per definizione lento?"

No, cari discepoli, il lungo non è necessariamente lento.

Il lungo può e talvolta deve essere veloce. E' noto che la funzione del lungo è di abituare il corpo alle sofferenze della maratona. Il podista procede lentamente così da abituare il fisico, gradatamente, a sostenere i microtraumi della lunga distanza. Per chi corre la prima volta una maratona, il lungo DEVE essere lento, di almeno 20-30 al km secondi rispetto al ritmo che intendete tenere in gara. Chi ha già inanellato un paio di maratone, può cimentarsi nel lungo veloce.

Il lungo veloce allena fisicamente e mentalmente allo sforzo della maratona. L'ideale è partire a un ritmo più tranquillo, 20-30 secondi al km più lento del tempo della maratona, e chiudere la gara in crescendo, al ritmo che si intende tenere in gara.

Il problema con il lungo veloce è la motivazione. E' già difficile nel lungo lento trovare la voglia di correre per tanti tanti tanti chilometri. Durante la maratona è semplice trovare motivazione: c'è il tifo (si spera), c'è l'agonismo, ci sono altre persone che corrono con te. Ci sono i chilometri e chilometri percorsi per arrivare a quell'appuntamento. In allenamento?

Per il lento lungo solitamente si trova qualcosa da fare. La prima volta preparai una playlist, attaccai l'ipod, e mi lasciai trascinare lentamente. Un'alternativa è correrlo in compagnia. Per il lungo veloce ci vuole tanta volontà.

Oppure ci si fa aiutare dalle occasioni.

Un'occasione è stata la Stramilano, corsa il 25 marzo scorso. Per chi non venisse da Marte, la Stramilano è una classicissima corsa milanese. Negli ultimi anni si è corsa a marzo, sulle distanze di 10 km e di 21,97 km.

La 10 km è una corsa non competitiva. Per alcuni è l'occasione di mettersi alla prova in una gara (così è stato per il Vostro Professore tre anni fa). Per molti è l'occasione di fare una passeggiata o comunque una corsetta leggera a Milano, in centro, senza traffico. La 21,97 km è una mezza maratona competitiva.

Ci sono due aspetti che rendono queste due Stramilano molto interessanti: il primo è che si corrono a orari differenti. La 10 km inizia alle 9.30, la mezza maratona inizia alle 10.45. Il secondo aspetto molto interessante è che sono entrambe vicino a casa mia.

Vedete anche voi quello che vedo io, cari ragazzi?
(nella foto: l'opportunità di correre il lungo veloce)
Esatto!

Ecco l'opportunità di correre il lungo veloce.

Tratto di riscaldamento: 3km per arrivare a Piazza Duomo da casa + 10km di gara a 4'30'' al km. Per ottimizzare si può portare la bandiera dei Podisti da Marte. Sappiamo già dalla scorsa lezione che è uno strumento che fa bene al core.

Finito il tratto di riscaldamento, è bene non fermarsi. Una corsetta a casa, cambio di maglia (con pettorale già agganciato), si lascia l'asta della bandiera e si riparte per la mezza maratona.

(nella foto: il tratto veloce)
Vi chiederete perché lascio l'asta sull'uscio, ma escio portando comunque con me la bandiera.

Vi sono più risposte plausibili:
1. è divertente sventolare la bandiera all'arrivo
2. la bandiera fa esaltare il pubblico che urla più forte per incitare
3. la bandiera attira i fotografi e potrete avere una raccolta di foto per ogni gara che correte
tò, un fotografo
Antonio Capasso!!
Ciao Nonna!!
un saluto alle fans
azz s'è fatto tardi
nd' videmu, Antò!
L'arrivo è stato in 1 ora 27 minuti e 11 secondi. 4'07'' al km di media. Forse un po' troppo veloce, la maratona potrà essere più tranquilla.


Un caro saluto dal Vostro Professore. Alla prossima lezione, che non sarà pubblicata più tardi di domani 14 aprile. Anche perché dopodomani c'è la gara.

***


Chi è a Milano, il 15 aprile 2012 all'arrivo della Maratona di Milano può verificare di persona se queste lezioni sono servite oppure no.

I supporters della De Marchi si troveranno, muniti di ombrello a forma di pinguino:
dalle ore 10 circa di fronte alla chiesa di San Babila.
dalle ore 12 circa in Viale Papiniano, vicino alla fermata Metro Sant'Agostino.
dalle ore 12.30 circa in prossimità della porta dell'arrivo in Piazza Castello.

Per prendere parte al gruppone di sostenitori potete inviare un'email a info@fondazionedemarchi.it

A domani, per la prossima e ultima lezione: Fartlek!

Questa lezione è stata finanziata dalla campagna: Di corsa per la De Marchi. Il podista ha raggiunto quota 2000 ed è molto contento. L'obbiettivo di costringerlo a correre gli ultimi 95 metri a piedi scalzi è raggiunto. Ma se proprio avete 5 euro che vi avanzano, potete sostenere la De Marchi attraverso una donazione qui

mercoledì 11 aprile 2012

Intervallo

Tra una lezione e le altre.

Milazzo. Ultima corsa prima della partenza per Milano, prima della partenza per Singapore.

Niente contachilometri, solo contatempo. Parto, 16 minuti e sono alla spiaggia, lungomare di ponente. Ore 19, il sole è nascosto da nubi.

Ore 19.02, giro di boa e ritorno a casa.

Ore 19.03, rigiro e punto il mare.

Via i pantaloncini, via la maglietta, via calze e scarpe.

L'acqua è gelida ma quieta, dopo 7 giorni di tempesta.

Entro fino alle ginocchia e respiro, lentamente. Entro fino all'inguine e respiro, lentamente.

Un tuffo, due bracciate, un'imprecazione "caspita che fredda", due bracciate, riesco.

Mi scuoto. Mi rivesto. Il sole esce a salutare.

Torno a casa.

C'è un treno da prendere.

martedì 3 aprile 2012

Come preparare al meglio una maratona - P. 1 (Vigevano)

Buongiorno ragazze e ragazzi.

Benvenute e benvenuti al ciclo di lezioni su come preparare al meglio una maratona. Il corso si compone di tre lezioni. Tratteremo qui di allenamento core, di fartlek, e di lungo veloce. Come compito a casa, Vi invito a rileggere la pubblicazione altamente scientifica sulle ripetute.

Ma affrontiamo, dunque, l'argomento del giorno.

Allenamento Core

L'allenamento del cosiddetto core prevede il rafforzamento muscolare di addominali, glutei, spalle e dorso. Per essere esatti e ssscientifici, il core comprende:
Muscoli addominali
Muscoli del dorso
Glutei
Muscoli dell’anca
Muscoli del tronco
Muscoli della spalla
Ileopsoas

Quadricipite
Gastrocnemio
Bicipite femorale
Tensore della fascia lata.


Mentre cercate su google che ciufolo è l'ileopsoas continuo a scrivere.

La funzione dell'allenamento core è di aumentare la stabilità del busto durante la corsa. La stabilità del busto consente di mantenere un'andatura efficiente e una postura adeguata, al riparo da infortuni. Peraltro, esaurita l'energia delle gambe, è possibile spingere in avanti il corpo spossato semplicemente attraverso un buon uso di spalle, braccia e addominali.

(nel video: Phoebe mostra a Rachel i benefici effetti dell'allenamento core)

Come allenare il core? Banali preparatori atletici vi consiglieranno banali esercizi quali flessioni, piegamenti e squat.
(nella foto: uno squatter in procinto di farsela addosso)
Non troverete nulla di tutto questo su Piovono Runners. Ché qui si ripudia la banalità.

Per allenare il core il mio consiglio è di correre piegati a 45°, spingendo un peso. Vi starete chiedendo dove trovare un peso da spingere. E come deve essere fatto questo peso. Non è facile ma, se siete fortunati, qualcuno che vi aiuti lo trovate. Basta cercare.

La mia fortuna è stata incontrare Nicoletta, il 18 marzo a Vigevano. Ho chiesto a Nicoletta se potevo spingerla per 5 km e lei è stata così gentile da accettare di aiutarmi.

Ho quindi indossato la maglia gialla dei Podisti da Marte (che mi han fatto incontrare Nicoletta), le scarpe da corsa, i pantaloncini aderenti, e ho spinto Nicoletta per 5 km. Nel farlo, badate, bisogna stare attenti a massimizzare lo sforzo. Non capita spesso di avere una persona gentile e disponibile come Nicoletta.
(nella foto: Valerio, Nicoletta e Betty, che cerca di nascondere Francesco)
In primo luogo bisogna inclinare la schiena, come dicevo poc'anzi. Senza incurvare le spalle, che si diventa gobbi juventini, ma sollecitando addominali alti e bassi. Poi bisogna inarcare leggermente il bacino, tirando in fuori i glutei (aka culo).
L'ideale è trovare piccole salite e tratti con pavé o sampietrini. Per evitare scosse sarete "costretti" a spingere verso il basso i manubri, di modo da utilizzare solo due delle quattro ruote a disposizione. Il carico sarà più leggero per gambe e schiena, ma solleciterete bicipiti e spalle per mantenere l'equilibrio.
(nella foto: Betty, a destra, dissimula un sorriso mentre vorrebbe mandare a quel paese Valerio)
Se siete fortunati, come lo sono stato con Nicoletta il 18 marzo a Vigevano, la vostra compagnia sarà piacevole e vi inciterà a correre più forte durante l'allenamento core.
(nella foto: il gruppo di podisti impegnati nell'allenamento core)
Il mio personale consiglio è di non fermarsi a questo esercizio. Sarebbe preferibile che aggiungiate un tratto di corsa nella medesima seduta di allenamento. Di questo modo avete l'opportunità, peraltro, di sperimentare immediatamente gli effetti benefici dell'allenamento core. Fortuna ha voluto che proprio il 18 marzo, proprio a Vigevano, si tenesse una mezza maratona molto carina e ben organizzata.

In quell'occasione, terminati i 5 km con Nicoletta, mi sono inserito nel percorso della mezza maratona e ho corso gli ultimi 16 km alternando ripetute da 4, 3, 2 e 1 km a 3'55'' al km, a recuperi sotto i 4'20'' al km.

Per massimizzare l'allenamento core, il mio personale consiglio è di portare con voi un peso leggero da alternare a destra e a sinistra. Previgentemente portai con me la bandiera dei Podisti da Marte, con annesso manico di scopa.
(nella foto: corri Forrest, corri)
(nella foto: catarsi)
Terminato l'allenamento, l'ideale sarebbe un pasto frugale a base di un quarto di mela verde acidissima, mezza banana e una fettina di prosciutto crudo salato. Di questo modo recupererete giusto giusto i sali minerali, gli zuccheri e le proteine impiegati nello sforzo. Se proprio non resistete, vi è concesso di strafogarvi di crostata, biscotti, tè caldo, risotto con la salsiccia, salumi, formaggi e fette biscottate con la marmellata.

Un caro saluto dal Vostro Professore, alla prossima lezione. E ricordate: la corsa è anche una questione di core.

Questa lezione è stata finanziata dalla campagna: Di corsa per la De Marchi. Se credete agli effetti benefici dell'allenamento core, potete sostenere le prossime lezioni attraverso una donazione qui

lunedì 2 aprile 2012

Metabolizzazione di una piccola impresa personale: la mia prima maratona a due settimane di distanza.

Due settimane. Sono ormai passati 14 giorni dalla mia prima maratona.
Quando avevo scritto questo avevo promesso un "diario romano" a stretto giro. Purtroppo non sono riuscito a mantenere la promessa, da un lato perchè il rientro a Milano è stato più intenso del previsto, dall'altro perchè mi è risultato difficile realizzare per bene l'ampia gamma di emozioni e stati d'animo che si provano in poco più di quattro ore.
In questi giorni, quindi, ho preferito temporeggiare facendo altro o correndo (ho approfittato dello stato di forma buono per farmi anche la mezza della Stramilano).

E ora eccomi qui davanti al foglio (elettronico) e avendo poca voglia di ammorbarvi con emozioni, sensazioni etc. etc. (già fatto nel post dedicato alla preparazione) preferisco raccontarvi i miei primi 42,195 km attraverso pochi pensieri e frasi (mie e di altri, reali e immaginarie) che ben fotografano la mia prima maratona.

ALLA PARTENZA:  "Cosa ci fa questo con un sacco del pattume della raccolta differenziata del Comune di Monza addosso?" (probabile pensiero del mio vicino di partenza olandese, incuriosito dal meraviglioso sacchetto con cui mi riparavo dal freddo in attesa che i partecipanti cominciassero a sfilare. A proposito, il maestro di stile olandese ha fatto la maratona in costume da bagno e con corona di fiori in testa - non scherzo - e probabilmente è anche arrivato prima di me).

LA DERIVA DEGLI INCONTINENTI (KM 4): "Cazzo Guardi?" (considerazione amichevole con cui un gruppetto di una decina di maratoneti - che evidentemente aveva sentito il bisogno di esaurire le risorse idriche della Capitale prima di partire - ha risposto all'innocente sguardo incuriosito mentre facevano pipì, tutti rigorosamente in fila lungo un muro a non più di 30 cm dalla strada in cui passavamo noi altri).

IL MAGO OTELMA DEL SEDICESIMO CHILOMETRO: "Ragazzi, non fate come lui....questo si brucia!" (probabile pensiero del pacemaker delle 4 ore e 15 che mi sono lasciato alle spalle perchè mi sentivo troppo bene. Ho letto del rimprovero nei suoi occhi ma me ne sono fregato. E per una volta avevo ragione.).

A BEAUTIFUL MIND "17,5 + 5 = 20" (grande prova di conoscenza della matematica del sottoscritto. Grazie a questo calcolo ho sbagliato il momento in cui dovevo prendere la maltodestrina - notoriamente la cosa che fa venire più sete al mondo - e ho mangiato la pastiglia non prima del ristoro ma prima dello spugnaggio. Ovviamente non ho fatto un plissé, ho preso due spugne e ho bevuto l'acqua in esse contenute. Essendo poi ipocondriaco, credo di aver contratto grazie a quel gesto almeno una dozzina di malattie che presto si presenteranno).

ALL'IMPROVVISO....L'ANSIA: "Non succede ma se succede...?" (supero il km 30, sono ancora lucido, corro tranquillo, ma inizio a inquietarmi: vedo che il numero di persone che cede, cammina, fa soste lunghe ai ristori, aumenta a dismisura. Io continuo a correre e mi rendo conto che un motivo più che sufficiente per non fermarsi è che non so il numero della centrale dei taxi di Roma per farmi venire a prendere).

ER MOTIVATORE: "Te dico solo una cosa....DAJEEEE!!!! (urlo belluino di un signore del ristoro del km 35 che mi motiva a modo suo mentre inizio a sentire i primi segni di fatica. Ovviamente l'urlo è accompagnato da quello che per lui è un simpatico buffetto...e per me un sonoro ceffone)

RE PER UN KM: Siamo quasi arrivati, mancano circa 4 km, io sono stanco ma laddove non arrivo io, arriva Roma: via del Corso e Piazza del Popolo percorse tra due ali di folla che, per motivi ignoti, applaudono me, proprio me, solo me (non è vero ma in quel momento ci credevo davvero) mi danno la forza per arrivare di slancio al Colosseo. Io, di mio, rispondo comportandomi come un capo ultrà: applaudo a mia volta, aizzo la folla, urlo (si, perchè avevo proprio fiato da specare), riesco probabilmente anche a fare il piacione con un paio di americane...insomma, me la godo....ecco, quel chilometro è da solo la ricompensa per 4 mesi di preparazione.

IL MIO PICCOLO TRIONFO: ancora inebriato dalla folla degli ultimi 5-6 km, arrivo in fondo. E' bellissimo! Se potessi, mi fermerei e mi farei gli ultimi 500 metri camminando. Ma non posso farlo, sono aspirante maratoneta e  se camminassi non mi cagherebbero! Per cui decido di fare l'ultimo km veloce veloce (sarà il mio terzo km più veloce tra i 42 percorsi), arrivo al traguardo di slancio, alzo le braccia e poi mi volto subito indietro per godermi lo spettacolo!
Cazzo, ce l'ho fatta! Sono MARATONETA!

(seguono, urla, schiamazzi, frasi sconnesse del sottoscritto, un poco conciliante spogliarello in mezzo alla strada per cambiarmi di cui pago ancora le conseguenze in termini di raffreddore).


Insomma, è stato bellissimo: non ho avuto problemi drammatici, mi sono goduto al 100% questa esperienza in tutti i suoi aspetti: la fatica, il sudore, i pensieri (spesso malati), le salite, il percorso, la folla...Insomma, non dimenticherò mai quella giornata!

Per cui si va avanti: ho fatto già la Stramilano, correrò la staffetta con il team di Cristiano di Piovono Runners il 15/4, probabilmente faremo la Cortina-Dobbiaco (Cri, magari ci iscriviamo, che dici?) e nel frattempo inizierò a pensare alla seconda maratona.

Che ci sarà, cavolo se ci sarà: se c'è un motivo per cui mi piace raggiungere i miei obiettivi è proprio quello di essere legittimato a pormene altri!

Per cui, ci vediamo presto sulla linea di partenza di qualche maratona!

Ciao a tutti!

Luca

lunedì 26 marzo 2012

La Staffetta di Milano - Piovono Runners 1

Non crediate che siamo fermi a goderci i nostri successi individuali.
Anzi, stiamo pianificando un'invasione di Milano senza precedenti. Piovono Runners schiererà quattro staffette sulla linea di partenza della staffetta, alla maratona di Milano del 15 aprile.
Due squadre correranno per la Fondazione Pupi e due per la Fondazione De Marchi. L'anno scorso c'era un'unica (ancorché gloriosa) squadra che correva per la Pupi, tanto per rendere l'idea di quanto ce stiamo ad allargà stavolta.

Piovono Runners 1 sarà la squadra capitanata da me e correrà ovviamente per la Fondazione Pupi. Schiera alcuni dei più grandi podisti italiani, esclusi da Londra 2012 solo perché le Olimpiadi le fanno ad agosto e noi avevamo già prenotato la casa ad Ibiza. Con le caparre non si scherza, in tempi di crisi.

In prima frazione ci sarà Luca, uno che fino a pochi mesi fa pensava che la corsa fosse una donna della Corsica, ma che ora si chiede basito perchè nessuno organizzi mai gare podistiche di mercoledì, per spezzare l'attesa tra una competizione del weekend e quella del fine settimana successivo. Nelle ultime due settimane ha infilato Maratona di Roma e Mezza alla Stramilano. Domenica prossima ha l'Iron Man alle Hawaii, ma dopo ha promesso che si concentrerà solo sulla staffetta.

In seconda base ci sarò io. Quest'anno ho limitato gli atti di nonnismo legittimamente previsti in virtù del mio ruolo di capitano. Certo, ho sfruttato l'entusiasmo di Luca per rifilargli la prima frazione, quella che implica la sveglia all'alba, la partenza da Rho e il maggior numero di km da correre, ma non mi si poteva chiedere di diventare buono tutto in una volta.  L'anno scorso mi ero anche preso con violenza la terza frazione, la più bella come percorso e anche quella che, casualmente, parte davanti a casa mia in Porta Venezia. Quest'anno mi sono accontentato della seconda...

...e la terza l'ho ceduta a Riccardo, runner battezzato giusto ieri dalla Stramilano. Ha corso la sua prima mezza e pare sia arrivato vivo al traguardo, visto che oggi mi ha scritto. Secondo esordiente nella staffetta Piovono Runners, dopo Luca. Per chi ci segue con assiduità, è quel pazzo che ho beccato nella tundra dei Giardini di Via Palestro in una domenica d'inverno post nevicate apocalittiche, mentre correva con un passo più simile a quello di Carolina Kostner che a quello di un podista. Un grande, già solo per essere stato lì quel giorno.

Allo sprint finale, di diritto, Matteo. Matteo non ha mai corso una gara competitiva che sia una, ma su di lui gira già un'aneddotica podistica degna di Abele Bikila. Lo vedi sbucare alle Run 5.30 (così chiamate perchè si svolgono davvero alle 5.30 del mattino, eh..) arrivando diretto da una discoteca. Lo ascolti che fa il timido alla Stramilano, poi all'arrivo mi brucia e sprinta sverniciandomi. Lo senti l'anno scorso reclamare la quarta frazione della staffetta (è la più breve, per chi non lo sapesse), quasi a dire che più di così non può fare, e poi lo vedi portarla a termine con un tempo stratosferico, roba che ci abbiamo messo più noi a fare in metropolitana da Sant'Agostino a Cadorna che lui a correre quegli ultimi sette km.
Insomma, non potevamo che confermarlo. Noi facciamo la vita da mediani, a lui lasciamo l'onore di varcare il traguardo sputando sangue, muco e vodka tonic.

P.S. Nella settimana precedente la gara organizzeremo, insieme alla squadra Piovono Runners 4 capitanata da Carlo (Carlo, resuscita e presenta la tua squadra, daicazzo), un aperitivo per raccogliere fondi per la Fondazione Pupi, come l'anno scorso. Fu un successone e vi vogliamo di nuovo tutti lì. Potete vederci, toccarci e abusare moderatamente di noi.
A breve info più precise sull'evento.