sabato 23 febbraio 2013

Non scriviamo minchiate


Un avvertimento importante. Questa minchiata l’ho scritta io da solo ed esprime solo il mio punto di vista. È così per tutte le minchiate che scrivo su Piovono Runners. Questa volta, però, ci tenevo a precisarlo.



Ecco, per l'appunto.

Vi parlo di corsa. Sì perché questa domenica corro. Domenica 24 febbraio 2013, c’è una corsa importante a Singapore. Sono 15 km + 30 piani di un grattacielo. Non mi sono allenato tantissimo ultimamente. Il mio obbiettivo sarà arrivare senza un infarto quantomeno al 20esimo piano. Per dire, se l’infarto ce l’ho al 21esimo piano sono comunque contento. Come sempre porterò con me la bandiera dei Podisti da Marte, da sventolare in cima al grattacielo.

Sarà un momento particolare. Un anno fa, in questo periodo, sventolavo la bandiera marziana a Vigevano, per celebrare l’arrivo di Andrea “Biscottino” al traguardo della sua prima e faticosa mezza maratona. Quest’anno Biscottino non c’è più e molti marziani correranno domenica a Vigevano per ricordarlo. Ecco, quindi speriamo proprio di arrivarci al 30esimo piano a sventolare la bandiera.

Ma non è di me che voglio parlare. O dei Podisti da Marte. Domenica correranno altre persone. Meglio, altre squadre, in una gara particolare.

C’è una squadra guidata da un tipo di una certa età. Gente tendenzialmente mediocre, che corre solo perché lui glielo consente. Lui è un tipo strano. Dicono c’abbia parecchi vizietti, il che non è il massimo per il leader di una squadra. Ma soprattutto è uno che vede la corsa solo in quanto finalizzata a vincere la gara. Una competizione fine a se stessa. Onanistica. Per mesi sonnecchia,vivacchia, si dedica ai suoi vizietti. Nel periodo subito prima della corsa si dopa, pesantemente, chiama alle armi tutti i suoi scagnozzi, e inizia ad abusare psicologicamente di chi sosterrebbe anche i suoi avversari. Non c’è niente di male per se, solo che finita la gara scompare. Si dedica ai suoi vizietti e manda in malora il mondo della corsa. E il mondo ha bisogno della corsa. Quelli che corrono con lui sono contenti di stargli dietro. Grazie alla sua guida spericolata arrivano per primi e possono mangiare tutto il cibo del rinfresco.

C’è un’altra squadra, guidata da un anziano signore. Non anziano come il primo. Lui si è spesso dedicato alla corsa, ma come attività secondaria, finalizzata ad altri sport. Faceva il Professore di educazione fisica. Di recente fu chiamato a occuparsi di corsa perché la squadra di prima, che aveva vinto la gara, aveva poi mandato tutto in vacca rischiando di far fallire gli organizzatori della gara. Nella sua squadra c’è gente molto brava, ma un po’ altezzosa. C’è anche gente parecchio discutibile, che prima correva col vecchio malvissuto di cui sopra. Questa squadra probabilmente non vincerà. Ha avuto poco tempo per allenarsi, ed è stata pesantemente attaccata dalla squadra del vecchio malvissuto.

C’è una squadra che non è proprio una squadra. Il tipo che la guida non corre, guarda soltanto. Ha detto a tutti come dovevano allenarsi, ha stabilito le modalità, i tempi. È una squadra che fa tanto rumore, perché il tipo che la guida fa tanto rumore. La gente che la compone è molto variegata. C’è chi corre da tempo e chi ha mosso i primi passi qualche mese fa. Tutti con una gran voglia di vincere la gara per il bene della corsa. Il problema è che non si sa che farà questa squadra una volta finita la gara. Alcuni andranno a destra, altri a sinistra. Qualcuno resterà fedele al capo qualcun altro no. Qualcun altro dopo un po’ si stancherà di correre e si dedicherà ad altro, con i soldi degli organizzatori della gara.

Di due squadre non so se sia il caso di parlare. Accenno brevemente ai capifila delle due squadre. Uno corre da tanto tempo, con vestiti sgargianti, ma non ha mai partecipato a una gara. È un eccentrico corridore che si diverte a menare il can per l’aia. Di recente ha perso credibilità perché han scoperto che millantava di certificati di merito conseguiti in Italia e all’estero. E di capacità canore riconosciutegli sin da piccolo. L’altro capofila avrebbe sempre voluto correre, ma è finito a fare lo schermidore. È stato allievo di un grande schermidore prematuramente scomparso. Sulle sue capacità di schermidore molti nutrono qualche dubbio. Dicono fosse piuttosto scorretto, non seguisse le regole del gioco pur di colpire gli avversari. Ed era un appassionato di storia della scherma, alla quale dedicava tante risorse della federazione della scherma. Adesso guida una squadra composta da gente che sarebbe meglio si guardasse la corsa da casa.

Infine, ma non per importanza, c’è una squadra alla quale sono molto affezionato. E’ una squadra nata qualche anno fa da due squadre con una grande storia, ma con poco successo. Al suo interno correvano tante persone che forse avrebbero potuto lasciare spazio a qualcuno con energie più fresche. E alla fine l’hanno fatto, hanno mollato l'osso. Non tanto per merito loro, quanto per merito di chi queste energie più fresche ce le aveva. È una squadra guidata da un tipo istintivamente simpatico, apparentemente bonario. Ma uno che da giovanissimo faceva certe corse che neanche ce le immaginiamo. Tipo guidare la "regione con i migliori asili nido d'Europa". Da qualche tempo ha deciso di guidare questa squadra. Per un po’ si era fidato di un professore (di liceo) che correva da tempo e aveva vinto una gara provinciale. Sembrava una brava persona, ma lo accusarono di doparsi e fu umanamente lasciato a casa. Come lui altri sono stati lasciati a casa, perché’ la squadra non fosse coinvolta dai loro scandali (altre squadre se ne sono infischiate altamente, per dire). Il leader di questa squadra non è un leader come ce lo immaginiamo. Non urla, non si agita. Parla pane al pane e vino al vino. Cerca di convincere con la ragionevolezza, a volte con il tempo. A volte con troppo tempo. Gli altri che corrono in questa squadra sono, per lo più, gente per bene. Gente che crede nella corsa. A volte anche troppo. Non è detto che conti per vincere le gare, ma può contare per fare apprezzare la corsa. Molti sostenitori di questa squadra volevano correre la gara, ma non c’era spazio per tutti. I sostenitori, tutti, hanno dedicato molto tempo a scegliere chi mandare a correre la gara. Anche il leader è stato scelto da tutti, al contrario che nelle altre squadre. È una cosa che, credo andrebbe apprezzata. Forse la squadra è un po’ ingenua, al suo interno ci sono delle teste matte, andrebbe aiutata dal Professore. Ma forse ce la fa da sola. Ha tanta voglia di vincere, e dice, speriamo sia vero, che lo fa per migliorare il mondo della corsa dopo anni di barbarie. Sicuramente ha migliorato se stessa negli ultimi anni, gliene si deve dare atto.

Ecco, se potessi assistere a questa gara, tiferei questa squadra. A gran voce. Se lo merita. Me la sento vicina.

Ma sono a Singapore, a correre 15km + 30 piani di un grattacielo. Quindi chiedo a te che leggi, se avevi intenzione di non andare a vedere la gara, o di andare per tifare per un’altra squadra, se, per favore, puoi andare e tifare per questa squadra a nome mio. Li riconoscerai perché indossano i colori della bandiera italiana.

Grazie.

Valerio

P.s. Che poi 30 piani, dopo 15k, ma sono scemi?!? Io mi ero iscritto che dicevano 15k+climb. Senza precisare. Poi vado a ritirare il pettorale: "Scusi, how much climb?" "thirty stories" "thirty steps?" "thirty stories" "30 steps?" "30 piani" "XXX pioli?" "XXX piani" "no, mi scusi, forse non ho capito bene. Trenta scale tipo 1 rampa con XXX scalini?" "no, tipo trenta piani con 30 rampe con XXX scalini"

"Mmm secondo me intendeva 30 scalini"



2 commenti:

  1. oh, insomma. io sono qui ancora alla ricerca della mia squadra, ma questo post è davvero grazioso

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  2. Grazie. Se sei indecisa, pensa a mme che vorrei ma non posso :P

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