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mercoledì 9 marzo 2011

Piov(e) o no, runners?

Come al culmine di una mano di poker, di quelle tese, oggi ho spizzato lentamente e rabbrividendo le prime previsioni meteo su Roma, relative al giorno della gara.
Le tre carte che avevo in mano - meteo.it, ilmeteo.it e 3bmeteo.com - mi hanno dato tris.
Ma c'è poco da esultare.
Tris di pioggia.

Vero, le previsioni a 10 giorni non sono esattamente affidabili come i treni giapponesi. Somigliano più a un Intercity Milano-Reggio Calabria.
Però, cazzo.
Il prospetto delle gare che ho corso nella mia vita, cinque e tutte nell'ultimo anno, è impietoso: 1 vittoria (sole, Mezza di San Gaudenzio), 2 pareggi (Cielo grigio piombo alla Mezza di Milano e di Asti) e 2 sconfitte (diluvio alla Mezza di Cremona e alla Milano-Pavia). Se le avessi corse tutte in Bangladesh nella stagione dei monsoni, probabilmente avrei avuto maggior fortuna.

Poi uno dice dice (e maledice) e magari alla fine scopre che quel tris di pioggia è in realtà un tris d'assi. Potrebbe infatti essere l'elemento decisivo per rompere il delicato e incerto equilibrio tra me e i keniani.
Perché vi chiedo così, a bruciapelo, da navigati scommettitori sportivi: in un contesto di condizioni climatiche avverse e acquitrinose, meglio puntare sul keniano che è abituato a resistere ai 40° dell'altopiano o sul podista padano che ha macinato chilometri e chilometri sotto la pioggia, durante quattro mesi di allenamento in un inverno che persino in Irlanda ci sfottono?
E se in più - e qui vi regalo una dritta davvero risolutiva per orientare la vostra scelta - questo tipo corre sotto l'egida dei PIOVONO runners?

A me sembra tutto scritto nel destino, a chiare lettere. E pure sottotitolato in swahili, così lo capiscono anche loro.

Piove, runners. Tocca vincere.



giovedì 17 febbraio 2011

Pino

E adesso è ufficiale.
La mia domanda di iscrizione alla Maratona di Roma è stata accettata. Chiaramente, vista la mia naturale propensione a complicare le cose semplici, l'iter è stato particolare.
La procedura, apparentemente, è a prova di stupido. Compili un modulo, fai un bonifico, alleghi un paio di documenti e invii il tutto al comitato organizzatore.
Cristiano mi assicura che a lui la risposta è arrivata nel giro di pochi giorni.
A me è toccato aspettare circa 15 giorni e fare svariate telefonate.
L'ultima merita di essere ricordata. Pochi giorni fa mi arriva una mail con l'avviso che non ho ancora inviato la prova del pagamento della quota di iscrizione. Controllo che il bonifico sia stato fatto, di avere allegato copia dell'esecuzione dell'ordine e poi chiamo il numero del comitato organizzatore.

La prima sorpresa è che ti rispondono nel giro di pochi secondi.
La seconda è che ti risponde una voce cordialissima.
La terza è che la voce è di proprietà di un essere dotato di pazienza e cortesia.

Per farla breve avevo fatto un bonifico per un importo inferiore di due Euro rispetto alla quota. Pirla io. Mea culpa. Distratto avevo fatto male i conti e sbagliato l'importo.
La segretaria dall'altra parte ci pensa su un attimo e poi mi dice "certo che 'ppe dù Euro... che je faccio fà, un altro bonifico? Aspetti un secondino". Sento che confabula con una vicina, chiama "CINZIAAAAAA! AH CINZIA!". Arriva Cinzia "Aoh! C'è sta al telefono un tizio che s'è sbagliato a fare le addizioni, che facciamo?". Parlottano e torna al telefono: "Allora. Facciamo così, mandami una mail in cui scrivi perché ti sei sbagliato, poi, quando vieni a ritirare il pettorale, chiedi di Pino, glie dai 'sti ddù Euro e semo apposto!".
"Chiedo di... Pino? Pino e basta?" 
"Si si, Pino e 'bbasta. Lo conoscono tutti a Pino, nun te preoccupà!".

E chi si preoccupa.

Parliamo un po' di allenamenti.
Negli ultimi due giorni ha piovuto troppo. Non ho corso. La scusa ufficiale è che non volevo infradiciare le scarpe e rovinarle. Mi sembra che regga abbastanza e non è troppo campata per aria.
Da domani mattina si riprende.
E questa domenica vado a correre una mezza maratona. A Vittuone. Il lungo da 30 chilometri è posticipato alla domenica successiva, perché così lo correremo insieme con Cristiano.
So di essere più allenato rispetto a metà gennaio e conto di fare un buon tempo. Il mio record personale sulla mezza maratona è di un'ora e quarantasei minuti. 
Chissà.

martedì 15 febbraio 2011

Scende la pioggia...

...ma che fa?

Nulla. I Runners che Piovono, giustamente e nomen omen, se ne sbattono. Continuano a correre sereni.

Oggi stava per realizzarsi un evento dal sapore cinematografico. O forse più da piccolo spot pubblicitario. Il marito della collega di Studio, preso bene dal fatto che oramai tutte le mattine siamo in tre, e dunque una "cumpa" in stile pop art, voleva farci diventare Moschettieri del Re e venire a fare il quarto.
Il proselitismo non è il primo dei miei obbiettivi, ma l'idea di diventare sempre più mi entusiasma.
Pioggia e possibilità di poltrire sotto le coperte lo hanno fatto desistere, ma credo che un paio di stilettate nell'orgoglio saranno sufficienti per convincerlo a unirsi a noi a breve.

Presi bene per presi bene, mi sono preso bene a mia volta con l'idea della tracciabilità, e ho pensato di mettere in piccolo, in ogni post che segua un'uscita di corsa, una piccola immagine cliccabile con il percorso svolto.
Il tracciato di oggi gira intorno al Parco Sempione, anzichè inoltrarsi al suo interno. Ed il motivo è semplice. A noi di Piovono Runners potrà pure piacere la sensazione liberatoria e di comunione con l'atmosferico evento, ma il fango ci dà ancora dei problemi. Si tratta, all'evidenza, di pregiudizi e arcaiche resistenze che presto abbatteremo. Per il momento, però, la lotta nel fango continua a non interessarci. A parte quella femminile, ovviamente.
Ecco il percorso, nove chilometri e 400 metri in pieno centro a Milano:

Il punto di partenza e quello di arrivo non coincidono. Il motivo non è la tutela della mia privacy (sto qua a raccontarvi i fatti miei), ma il fatto che i GPS da polso impiegano sempre alcuni minuti a quadrangolare la posizione, prima di divenire utilizzabili. Di solito aspetto che capisca dove si trova, ma tra freddo e pioggia non avevo desiderio di stare fermo come un palo e ho preferito muovermi.

A domani per un nuovo tracciato.

P.s. Domenica ho incontrato il maestro. Colui che ci ha originati senza saperlo, perchè le Sue azioni rieccheggiano nell'eternità. Correva a passo tranquillo, ma felpatissimo, per i Giardini di Porta Venezia. L'ho salutato e trovato le motivazioni per i 25 chilometri di domenica. Grazie Coccola