lunedì 28 febbraio 2011

"Ehi, Piovonorunners!!" -capitolo due-

[continua da qui]

Ci ritroviamo quindi io, indebitato con il ciccione, il ciccione, indebitato con i miei muscoli, e ancora quattro settimane per arrivare alla Maratona.
Si elabora una veloce ma efficace manovra d'emergenza. Ecco le sette regole del piano anti crisi:
  1. Mai saltare un allenamento
  2. In caso di stanchezza è lecito ridurre leggermente la distanza prevista dalla Tabella per quell'allenamento, ma la decisione va presa solo in corso d'opera e mai pianificata prima.
  3. Variare i percorsi d'allenamento. Tutti gli stimoli, anche quelli paesaggistici, possono essere fondamentali quando la volontà sta scemando, come in questi giorni.
  4. Monitorare le condizioni meteo. Se fino a qualche settimana fa uscivo volentieri, anzi più volentieri, con tsunami d'acqua o gelate lapponi, adesso avverto il bisogno di un abbraccio meteorologico più confortevole. Se nel giorno x è previsto mezzo raggio di sole e nel giorno y una spolverata di nubi con vago rischio pioggia, si esce nel giorno x a costo di sballare la tabella.
  5. Si può, occasionalmente, tirare fuori dalla naftalina e riutilizzare l'ipod. Da quando mi ero convinto di essere penetrato in una cerchia di runners più evoluti e seri, infatti, avevo messo da parte l'accompagnamento musicale alla corsa. In tempi di Crisi però, mai disprezzare il doping emotivo di una playlist fatta bene. Ed io ne ho una che spacca...
  6. Valorizzare, oltre al doping musicale, il doping sociale. Di solito funziona tantissimo con il sesso. La regola del doping sociale è che ogni nuova conquista è un racconto che puoi confezionare e mostrare ai tuoi amici. E questo ti motiva. Raccontare un'impresa, si sa, è metà, o quasi, del piacere di portarla a termine. Le mie conquiste adesso sono Roma ed ogni singolo passo, leggasi allenamento, che porti laggiù. Il bar dove vantarmi delle mie imprese è questo blog. Non posso rinunciarvi. Corro, mentre lo faccio penso che la mia fatica sta producendo materia grezza che andrà lavorata in un racconto da postare e questo basta per ammorbidire un po'lo sforzo.
  7. Ascolta gli altri: hai creato un piccolo ensemble di mostri intorno a te. Carlo ogni mese perde la funzionalità di un arto inferiore, ma nonostante questo continua a correre. La scienza non si spiega come faccia. Nizza attraversa stati influenzali lunghi due settimane, virulenti come epidemie di vaiolo al porto di Marsiglia nell'700, ma poi si rialza dal letto e ricomincia a correre. Anche qui gli scienziati brancolano nel buio. Matteo, il vecchio custode della scuola, ha ripreso davvero. Mentre corre suda vodka tonic, lamenta dolori sparsi, ma è stato avvistato, da fonti affidabili tra cui...me, a qualsiasi ora del giorno e della sera nei Giardini di Via Palestro. Non per abbordare le giovani mamme nella zona giostre, come avrebbe fatto fino a qualche anno fa, ma per correre davvero. Qui la scienza proprio non c'entra niente, questa conversione ha più a che fare con qualcosa di mistico.. :-) . Davanti a tutto questo la Crisi deve sparire e le motivazioni devono ripartire.
Fissati questi paletti, ho affrontato la tredicesima settimana d'allenamento. Nel prossimo capitolo vi racconterò come è andata.

P.S. Nel terzo capitolo spiego anche il perché del titolo "Ehi, Piovonorunners!!".

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