lunedì 21 marzo 2011

Scene da una Maratona

Non so se scriverò un resoconto dettagliato della mia Maratona. Posso dire che, sotto un certo punto di vista, è un viaggio al centro di sé. Si deve essere pronti a condividerlo.

Ho però alcune istantanee dei due giorni romani che, a loro modo, raccontano qualcosa.




Cristiano e la Bionda il giorno del ritiro dei pettorali. Notare l'espressione vacua negli occhi di Cristiano. La stessa che sentivo di avere anch'io.




Le istruzioni su come ritirarsi. Il ritiro non è previsto prima del ventesimo chilometro.

Dal quindicesimo, ai ristori, è iniziata la distribuzione di frutta e biscotti.




La linea dell'arrivo la sera prima della partenza.
Sullo sfondo il Colosseo illuminato dalle ultime luci del giorno




La Maratona, per quanto lunga, rimane una corsa. Scarpe, maglietta e pantaloncini è tutto quello che serve per correrla.
Non visti, fuori campo, integratori, pomate, antidolorifici: Non servono a correre, ma solo a sopravvivere.




La zona antistante le gabbie di partenza. Tutti gli atleti, anche i Top Runners, dovevano entrare da questa parte. Nell'aria, odore di canfora, risate e anche un po' di tensione




Cristiano vicino all'ingresso dei Musei Capitolini, dove avevamo appuntamento alle otto in punto.



Ed eccoci nelle rispettive tenute da Maratona, frutto di lunghissimi pensamenti e svariate ipotesi, basate sulle possibili condizioni climatiche. Come detto: Pantaloncini, Maglietta, e Scarpe.














L'ultimo chilometro.

L'avrei rivisto sei ore dopo aver scattato questa foto.




Courtesy of La Bionda

Al dodicesimo chilometro incontro la Bionda. Dotata di macchina fotografica e con talmente poco da fare che mentre mi scatta la foto è pure contenta.

Grazie a lei, tutto ciò che c'è stato tra la partenza e il traguardo ha almeno una testimonianza.






Il documento fotografico successivo è dopo l'arrivo.




E ritrae un Finisher

Nessun commento:

Posta un commento