Perché non siamo mica qui a smacchiare i Dalmata, Dio bonino!
Siamo qua per correre, e sudare, e vivere sempre nuove avventure!
E allora, dove cazzo ero finito?
Semplice, tra i boschi sopra Bellagio, sul lago di Como. A correre tra boschi e ruscelli, immerso nella natura.
Avevo già detto che in questo periodo sento prepotente il richiamo della foresta.
La qualità delle immagini non è fenomenale, ma questo passa il convento.
Ecco la foresta. Prepotente, rigogliosa, avvolgente....
...verde.
Impervi sentieri conducono il runner solitario e avventuriero verso mete sconosciute e pericoli nascosti.
Ma il cuore intrepido del runner non trema, e si esalta innanzi al pericolo.
Ecco, infatti, improvviso, lo strapiombo. Sotto, roboanti, le rapide ricordano la finitudine della natura umana.
Un passo falso e ci si potrebbe inzuppare fino a metà polpaccio.
Ma la natura sa ricompensare chi la rispetta e teme, con dolci paesaggi e prati umidicci per la pioggia continua che ha baciato questo lungo, ed unico, ponte dell'anno.
Il sole del mattino, si sa, è più caldo del fuoco di un camino.
Ma il runner si sa accontentare. Del camino, e delle fette di roast-beef alte un centimetro.
Saluti umidi dai prati Lariani
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