mercoledì 29 febbraio 2012

Ci siamo (quasi)

Quest'anno è tutto diverso.

Non c'è l'emozione della prima volta, sostituita dalla consapevolezza che sarà una faticosissima figata.
Non ho contato tutti i km che ho corso nella fase preparatoria, c'è stato semplicemente il tentativo di correrne tanti e bene.
Non c'è l'astinenza totale dagli stravizi nella settimana precedente la gara , ma un più semplice, vago e disilluso orientamento a limitarsi.
Non c'è un nuovo paio di calze da 20 euro, c'è il vecchio paio di calze da 20 euro.
Non c'è Carlo e questa è la variabile che meno mi piace. Però c'è Vincenzo, che se non mi porta al traguardo lui, io non arrivo con quei ritmi che mi vuole far tenere.
Non ho consumato con gli occhi la mappa del percorso, guardandola e riguardandola mille volte, chiudendo gli occhi e immaginando ogni svolta, ogni rettilineo, ogni monumento di quella Roma che non vedevo l'ora di rivedere, correndoci dentro. Quest'anno so solo che si va da Vittorio Veneto a Treviso, che i km sono sempre 42, che i metri finali sono sempre 195, che ogni 5 km c'è un ristoro da non mancare e che il percorso pare sia veloce.
Non penso a inebriarmi del luogo in cui corro, quest'anno. Stavolta ci si concentra sul gesto tecnico e si lavora sui tempi.
Non c'è il sanpietrino a terra quest'anno. Spero.
Non ci saranno i giapponesi, forse qualche friulano.

Quest'anno è tutto uguale.


L'alba di una domenica.
La vestizione.
Gli integratori.
L'aria fredda che accende tutte le sinapsi, all'uscita di casa.
L'adrenalina.
Gente che si unge.
Corpi pressati nelle gabbie.
Lo sparo.
Un piede davanti all'altro.
La ricerca del ritmo.
La testa che si riempie e si svuota, come una clessidra.
Correre.
Bere.
Spugna.
Siamo già al 10°. Dai
Siamo già alla Mezza. Dai, dai.
Siamo ancora al 30°. Merda.
Anche il gps ha i crampi, rileva i km più lentamente, è evidente.
Quanto cazzo manca? Poco dai, siamo al 31°.
Gesù.
Pensa a qualcosa di bello.
Pensa a qualcosa.
Pensa.
35°km.
Dal 36° al 41° non pensare più, sono energie sprecate.
Al 41° si riaccende tutto, come se qualcuno alla fine avesse trovato il tuo generatore d'emergenza.
Il traguardo.
Ce l'hai fatta.
Ricordati di non piangere sulla spalla della signora che ti dà il telo termico.
Cerca la Bionda.
Goditela.

Pensa al post per Piovono Runners.

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