Io alle 4.45.
No, non ho aperto una panetteria.
No, non faccio una partenza intelligente per un weekend lungo.
No, non guardo i porno mentre la Bionda dorme. Anche perchè con Internet francamente potrei scegliere orari più comodi. Sono passati i tempi pionieristici dell'attesa delle televendite notturne degli 1-4-4.
Corro, come al solito.
Solamente l'orario è inconsueto.
Con me ci sarà anche Gianlu, il Piovono Runner laureato ad honorem e sul campo.
Forse ci sarà anche Carlo. Dico forse perchè Carlo è Carlo; tra oggi e domani all'alba potrebbe, nell'ordine: ammalarsi, infortunarsi, dimenticarsi, ubriacarsi, perdere le chiavi di casa, farsi mangiare le scarpe da corsa dal gatto, perdersi, fidanzarsi con una ragazza di Gorizia e andare a dormire da lei o svegliarsi senza un rene al parco Lambro. Per dire, mi ha già chiesto se sono carico e pronto per la corsa all'alba di domattina. Peccato che me l'abbia chiesto ieri e che quindi fosse convinto che si corresse stamattina.
Non avendogli ancora parlato oggi, non escludo che alle 5.30 si sia davvero presentato in Via Dante.
Tornando a noi, perché uno dovrebbe andare a correre alle 5.30 del mattino di un venerdì di aprile in Via Dante? Non ci crederete, ma i motivi per farlo sono superiori a quelli per non farlo. Che poi alla fine questi ultimi si riducono ad uno solo: una sveglia assurda.
Il resto è piacere. Il piacere di sperimentare un qualcosa di insolito, più un flash mob che una corsa vera e propria. Il piacere di attraversare il centro di una città che dorme profondamente. Il piacere di guardarti in giro e vedere meno macchine che podisti. Il piacere di essere in 1.000, mille non quattro pazzi, e quindi tastare con mano il fatto che si è in tanti ad aver voglia di fare uno sforzo per immaginare una Milano diversa.
Il resto dei piaceri ve li racconto domani.
Se mi sveglio.
In tutto ciò la cosa più importante è NON SVEGLIARE LA BIONDA perché correre senza gambe non è bello!!!
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