domenica 6 febbraio 2011

Bloccaporto

Oggi, domenica 6 febbraio 2011, Carletto e Cristiano hanno corso insieme per la prima volta dall'estate scorsa.

L'evento è memorabile, e ho già ricevuto visita da un agente Treccani che voleva particolari piccanti da pubblicare sulla nota Enciclopedia.
Se storia diverrà, Loro sono già sul pezzo.

16 gradi ed il sole a Febbraio non passano inosservati. Anche i Piovono Runners si sono dati da fare per farsi notare il più possibile, occupando quanta più carreggiata riuscivano. Cri era vestito da Calimero travestito da spermatozoo, con inserti Fluo per attirare le falene. Io sfoggiavo una mise ultraderente che metteva in risalto le mie curve.

Dicevo che l'evento merita menzione. Sembra strano, ma correre insieme una mezza maratona o una maratona, spesso, significa solo salutarsi alla partenza e rivedersi all'arrivo. Oggi invece ci siamo fatti compagnia e chiacchierato per un paio d'ore, mentre accumulavamo chilometri nelle gambe.

Premettiamo subito che Cri è arrivato sotto casa mia con già 5 chilometri buoni nelle gambe, e che, a un certo punto, gli ho tolto le briglie ed è scattato verso gli ultimi dieci chilometri del suo lungo da 32.
Però circa 18 li abbiamo corsi assieme.

Il giro ci ha visto partire da Piazza Piemonte, transitare in piazzale Zavattari, scivolare affianco al Lido e approdare alla Montagnetta di San Siro, o Monte Stella. O come cavolo volete chiamarla. Gran Giornata, frotte di runners, l'abbiamo circumnavigata un paio di volte e poi fatto vela verso il Parco di Trenno. Da qui siamo andati al bosco in città, un giretto nelle campagne e intrapreso la strada del ritorno.

Di nuovo Parco di Trenno, siamo passati sotto l'ombra dello Stadio di San Siro, e poi da lì verso casa. Avevamo corso assieme quasi 18 chilometri a buon ritmo e le mie gambe iniziavano a protestare. Così ho lasciato che Cri prendesse il largo e sono tornato a passo tranquillo verso casa.

Il blocco del traffico è una buona cosa, ma non si è realizzata la piena riappropriazione del contesto urbano che mi ero immaginato. Tra veicoli autorizzati, trasgressori e semplici sventati che credevano di essere finiti in una candid camera, non si poteva certo andare in giro con la testa fra le nuvole.

Sono contento perché le ginocchia mi hanno retto per tutto il tempo, senza fare male. L'allenamento pare che stia iniziando a dare i suoi buoni frutti. Rimane domani l'appuntamento dall'ortopedico per capire cos'abbia il ginocchio sinistro, che, per non saper né leggere né scrivere, stasera si è bloccato.

P.s. domani grosse novità!

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