mercoledì 2 febbraio 2011

Alla rinfusa

Temo sempre il momento in cui decido di comprare qualcosa di veramente tecnico che riguarda le mie piccole distrazioni. Non riesco mai a capire se è l'evoluzione in passione dei miei hobbies, oppure il punto di massima altezza del mio interesse.
Così è stato quando ho comprato la tavola da snow la prima volta. Oppure quando ho acquistato l'abbonamento per la palestra anni fa. Lo stesso sentimento di lieve ansia mi è venuto anche quando ho comprato, a metà giugno dello scorso anno, il GPS.
Tra l'altro l'acquisto rivela quanto dilettantistico e poco meditato sia il mio approccio a qualsiasi cosa.
Non ho comprato, prima, le scarpe nuove, le magliette tecniche, o cose che potessero migliorare fisicamente la mia corsa. Sono passato direttamente all'oggetto dei desideri più figo, ma anche quello meno facile da riciclare se passa lo slancio.
Poi, a metà settembre, poco prima della Mezza Maratona di Monza, ho comprato tre magliettine tecniche.
Praticamente ho passato l'estate a infradiciare inutilmente magliette di cotone, ma in compenso sapevo esattamente quanti chilometri correvo e in quanti minuti completavo ogni chilometro. Poi, a settembre, ho comprato le magliette. Il primo oggetto veramente utile.
Ma il motivo è stato che non volevo correre la mezza maratona con l'aspetto del primo pirla che passa.
Corsa la mezza maratona sono passato all'acquisto delle scarpe da running nuove, da lì sono passato al gilerino smanicato semiimpermeabile per quando piove, e ai pantaloncini ultraderenti corti. Poi ho smesso di correre. Sino a fine dicembre.
Adesso ho riiniziato a correre da un mese.
Ho già acquistato due magliette tecniche per il freddo, dei pantaloncini aderenti che arrivano sotto il ginocchio, chili di creme e pomate, una fascia per le orecchie, e sono stato tentato da dei guantini veramente fighissimi.
Nel frattempo un'altra mezza maratona è finita alle spalle.
Ora ho puntato delle calze studiate apposta per il running.
Ogni tanto mi chiedo se non continuo a correre per sentirmi legittimato a fare questi acquisti. Per indossare, senza sentirmi un cretino, tutte questi oggettini tecnologicamente avanzati, studiati apposta per chi pratica a discreto livello uno sport.
Che, poi, discreto è un parolone. Più che altro arranco. Eppure ieri sera con Cristiano ci scambiavamo compiaciuti le nostre sensazioni muscolari per confrontare i reciproci progressi.
E se Cristiano avesse deciso di praticare lo sci di fondo? O la pelota? Ecco, la pelota mi ha sempre affascinato. Quella sorta di protesi ricurva che usano per lanciare la palla, prima o poi, la voglio provare.
Tra sabato e domenica devo piazzare un lungo di almeno una 20na di chilometri. Mi è stato proposto di andare a correre la Mezza Maratona delle due Perle. Tra Santa Margherita e Portofino.
Ci sto pensando.

6 commenti:

  1. NOT IN MY NAME
    (Campagna contro la presenza di Carlo alla Mezza Maratona delle due Perle)

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  2. Concordo che il GPS sia l'oggetto magari meno "utile" per diventare un mataroneta esperto... però è quello PIU facilmente riciclabile e/o rivendibile... la maglietta tecnica pezzata come la ricicli? :D

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  3. La maglietta tecnica la usi in mille modi. Vai in bici? bici. Vai in montagna a camminare? Montagna. Vai a snowboardare? Snowboard. Hai freddo bestia? Sotto la camicia. Partita basket? Basket. Bisogno di straccio? straccio.

    Il GPS invece devi usarlo per sapere dove sei. A Milano?

    è invece oggetto utile per diventare maratoneta esperto. L'inutilità è per chi come me voleva solo correre una paio d'ore la settimana.

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