lunedì 17 gennaio 2011

20; 2,3; 146; 137.

Posto con orgoglio il primo contributo al blog del neo collaboratore, ma soprattutto NEO RUNNER, Nizza. Nizza ha un obiettivo in comune con noi, che non sveleremo per ora. Ve lo dirà lui, se e quando vorrà... E leggiamoci questo Nizza, adesso.

La doccia, ma come è bella la doccia? Fantastica la doccia.

No non è un inno alla doccia, anche perché so già che mi sentirei rispondere -“ cos’è non l’hai mai fatta? Io la faccio tutte le mattine e non ci trovo nulla di così speciale”-, è semplicemente una constatazione di quanto sia defaticante la doccia. Si ho detto proprio defaticante, perché stamattina, ho fatto il mio primo allenamento. Tutti mi hanno detto di non iniziare così alla sperendio, quindi come consigliatomi, mi sono trovata una compagna di allenamento. Io e lei era la prima volta che uscivamo assieme e siamo stati molto timidi. Abbiamo deciso di comune accordo che come primo appuntamento sarebbe stato meglio di non strafare e non rischiare di rovinare subito il rapporto di fiducia che stavamo creando.

Lei l’ho conosciuta, come si conoscono oggi i gggiovani, su internet. L’ho vista e subito sono rimasto colpito dalla sua semplicità e dal suo pragmatismo. È stato come un colpo di fulmine, ma ho chiesto lo stesso un parere a Cristiano, che è molto più esperto di me di questo tipo di relazioni, e dopo il suo benestare ho deciso di accetare il suo invito ad uscire per vedere come sarebbe andata a finire. E quindi stamattina sono sgattaiolato fuori dal letto e sono andato al nostro rendez-vouz.

Ora, prima di continuare nei particolari succulenti, visto che io sono fidanzato, e ho tirato in mezzo Cristiano, anch’egli fidanzato, voglio subito precisare che LEI altro non essere che la tabella.

Carico ma al tempo stesso emozionato ed eccitato, con il cardio frequenzimetro del mio orologio suunto in perfetto stile ironman abbiamo iniziato a conoscerci. Per questa prima volta ho optato per un tapis roulant, sempre per il buon principio che non volevo fare il fenomeno e trovarmi distrutto e lontano da casa ed essere costretto a prendere un taxi per ripiegare. Non che pensavo che avrei fatto chissà quanta strada, ma sotto sotto un po’ ci speravo.

I miei timori erano due, il fiato e il ginocchio. Il fiato, si sa, si fa con l’allenamento, ma per uno come me, asmatico che si spippetta 10 sigaretta al giorno, e non sto contando i fine settimana, i presupposti non aiutavano. Per quanto riguarda il secondo timore, il ginocchio, quello non lo si può aiutare con l’allenamento, anzi si fa proprio il contrario. Alla fine parto, cammino un pochino per riscaldarmi e poi incomincio con i miei auricolari nuovi di zecca comprati sempre stamattina fatti apposta per amplificare i bassi ( lo so sono pò tamarro, ma ammetterete anche voi che sentire dei bei bassi dà sempre soddisfazione).

È andato tutto liscio, il fiato ha retto ma soprattutto il ginocchio, dopo qualche fitta iniziale che sembrava indicarmi che non era molto dell’idea di destarsi dal suo torporealla fine si è adattato e si è comportato egrecciamente

Ora sono qui sul divano, dicciato e soddisfatto dei numeri del titolo. Ebbene si hanno un significato, non sono pazzo.

20 minuti; 2,3 km; 146 media battito cardiato; 137 le kcal bruciate.

Lo so è un risultato non eccezionale, ma questa era la prima sfida che la tabella mi aveva lanciato e l’ho vinta. Fra un paio di giorni avrò la seconda e visto l’andamento della prima sono pronto ad affrontarla a viso aperto.

Nel mentre mi godo questo risultato.

3 commenti:

  1. E allora!!

    Grande Teo, tamarramente Runner. Prepotentemente primo a collaborare e partecipare alla follia.
    Chapeau

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  2. Adesso ha creato attesa, vogliamo sapere come va avanti la scoperta del running...

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