Ad Agosto, la soddisfazione è correre in libertà per le strade della tua città. Soddisfazione è anche il clima mite e leggermente ventilato. Anche incontrare un bel paio di shorts che corrono in direzione opposta e ti salutano e sorridono quando li incroci è soddisfazione.
Piccole, ma numerose, fanno di Agosto un bel mese.
Poi ci sono i traumi, sempre enormi. Tipo la palestra che chiude e non puoi andare a nuotare. Oppure l'aria condizionata rotta in metropolitana. O ancora il tuo bar preferito che è chiuso e frantuma il sogno della spremuta fresca che ti seguiva da quasi un'ora.
Forse è troppo, non so se riuscirò a resistere oltre.
Nel frattempo, impiego le prime ore in Studio per riflettere sulla tremenda ingiustizia della vita e sul fatto che anziché nuotare, come avevo detto che avrei fatto, ho ripreso a correre. Rifletto anche sul fatto che notificare un atto di precetto il 13 agosto è davvero da sfigati. Vai in vacanza caro collega, non farti il fegato marcio e non farlo marcire anche a me.
Intanto il 17 agosto si avvicina e metto nel carniere pre-traversata del lago di Garda (in realtà non attraversiamo un granchè, ma se hai in mano solo mosche, diceva un saggio, "prova a dargli anche del tu"), tre nuotate da una mezz'oretta l'una e circa quattro uscite di corsa di un'ora ciascuna.
In pancia, nel frattempo, ho messo una sagra del cinghiale e un matrimonio in Sicilia.
Tutto procede al meglio.
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