venerdì 8 aprile 2011

L'arma segreta di Piovono Runners

In fin dei conti si tratta sempre e solo di una virile sfida a chi ce l'ha più grosso. Inutile nascondersi dietro lo schermo del Charity Program, o della voglia (bella, per carità) di fare qualcosa di concreto. Qua era in atto una sfida all'ultimo sangue con Valerio, e con il suo maledetto blog: Milano-Londra.

Cioè... Non solo corre come il vento. Non solo corre i suoi recuperi lenti alla mia velocità massima di fuga dal pericolo. Non solo sta riuscendo a raccogliere fondi con idee insulse come i concorsi a premi (i premi sono libri!! daii). No, non gli abbastava. Doveva venire a farci concorrenza in casa. Alla Maratona di Milano. Iscrivendo ben due squadre per la Fondazione de Marchi. Noi Piovono Runners non potevamo rimanere indifferenti.

Ed è, dunque, con malcelato orgoglio che presento la NOSTRA seconda squadra. E quale poteva mai essere  il nome di una squadra nata dai Runner che Piovono? Dagli che ti ridagli, siamo riusciti a far uscire da sotto i sassi dell'anonimato "LE LUMACHE".

L'indomito capitano delle Lumache è anche l'unico di cui si abbia un documento fotografico. Ecco qua, in tutta la sua prepotente bellezza, Roberto Sperandeo:


Usando in modo appropriato del bastone che tiene in mano ha fatto efficace opera di persuasione e convinto a partecipare alla Maratona, per conto della Fondazione Pupi, altri tre runner. Siccome non li conosco di persona non mi permetto di inserire i loro nomi. Li potete trovare andando sul sito dei cronometristi ufficiali e inserendo "le lumache" nell'apposito campo. A questo link: Timing Data Service.

Bravo Roberto!

Adesso la sfida si sposta tutta sui tempi di percorrenza delle varie squadre. Indiscrezioni mi fanno ritenere che la partita sia già chiusa, ed a favore delle squadre di Milano-Londra. Rimane solo da vedere l'effetto del Guttalax che è stato disciolto nel loro Gatorade...

We are proud to present..

Il pettorale personalizzato della staffetta Piovono Runners, griffato Fondazione P.U.P.I.!
(grazie Teo)

giovedì 7 aprile 2011

Il bicchiere della staff(ett)a

L'idratazione, si sa, è tutto nella corsa. E' molto importante bere tanto durante e dopo lo sforzo fisico, per reintegrare i liquidi persi.
Nessun manuale fino ad ora aveva chiarito quanto fosse importante bere tanto anche prima della gara. Tre giorni e mezzo prima della gara, per la precisione. E mi raccomando, bere bene.
Non Gatorade, Powerade, Energade o tutte le altre brodaglie che finiscono per -ade.
No, no. Si parla di Negroni, Spritz, Mojito, birra, vodka lemon, vino. Era questa la vera frontiera inesplorata della ricerca nel campo dell'alimentazione sportiva pregara: bere alcolici prima di una maratona fa bene. Ora è ufficiale.




E fa bene non solo a chi corre, ma anche ai loro amici, conoscenti, colleghi, tifosi che per una volta avevano un buon motivo per fare quello che fanno sempre - bere - e che di solito, in cambio, restituisce loro solo mal di testa la mattina dopo.
Questa volta invece, in cambio, vi portate a casa anche tutta la nostra gratitudine per esserci stati e per aver contribuito ai progetti della Fondazione P.U.P.I.
Abbiamo raccolto ben 750 euro, monetina più monetina meno.

Ci scappano quattro paia di scarpe da corsa super tecniche per gli staffettisti e il brunch post gara di domenica. Poi forse qualcosa anche per la Fondazione.
Scherzi a parte, ovviamente ogni singolo centesimo raccolto andrà alla Fondazione e per ogni singolo centesimo vi diciamo grazie. Avete fatto molto e ci avete resi orgogliosi.

Per noi, invece, non è ancora finita. La vera prova, smaltiti i cocktail di ieri, sarà domenica quando correremo la staffetta alla Maratona di Milano con il logo della Fondazione stampato sui nostri pettorali.
Ci impegneremo a tenerne alto il nome e a svenire sull'asfalto non prima del traguardo delle rispettive frazioni. Lo svenimento più scenografico lo sta preparando Teo, il nostro ultimo staffettista.
Indeciso tra un arrivo ispirato a Stallone in Rocky IV o al leggendario Dorando Petri alle Olimpiadi di Londra del 1908.
Ecco le due opzioni, nelle foto sottostanti. Votate la vostra preferita nei commenti o su fb e poi venite a gustarvela, messa in scena dal vivo da Teo, domenica verso l'ora di pranzo in Piazza Castello:
Rocky Balboppola
 VS

Teando Petri

mercoledì 6 aprile 2011

Quelli che il Metropolis, stasera

Stasera ci saremo tutti.

Quelli in forma e quelli infortunati.
Quelli scafati e quelli alla prima gara.
Quelli coi capelli e quelli senza.
Quelli barbuti e quelli glabri.
Quelli che corrono sempre e quelli che ogni tanto camminano un po'.
Quelli che si fanno le tabelle e quelli che corrono quando gli va.
Quelli che corrono presto la mattina e quelli che lo fanno tardi alla sera.
Quelli che non si metterebbero mai un pantaloncino attillato e quelli che invece, quasi, ne hanno fatto un vanto.
Quelli che a inizio gara prendono gli integratori e quelli che alla fine bevono vodka tonic.

Alcune cose però li accomunano:

Sono tutti e quattro runners.
Sono tutti e quattro dei PIOVONO runners, pardon.
Sono tutti e quattro carichissimi.
Sono tutti e quattro amici.
Sono tutti e quattro molto, molto belli.
Sono tutti e quattro alcolizzati (e per questo hanno trovato geniale l'idea di raccogliere fondi bevendo).
Saranno tutti e quattro pronti ai blocchi di partenza della Milano City Marathon a staffetta, domenica.

Nel frattempo potete trovarli tutti e quattro stasera al Metropolis, dalle 19 per un aperitivo a favore della Fondazione P.U.P.I, la onlus sotto la cui bandiera correremo domenica.

Voi bevete, noi devolviamo.
Beh, anche noi beviamo tanto abbiamo ancora tre giorni per smaltire...

Mens (sana) in corpore (sano)

Domenica mi aspetta la prima frazione della Maratona di Milano. In teoria, corsa una la Maratona di Roma, tredici chilometri dovrei mangiarmeli in un boccone. Tsk, robetta!

Ma per non prendere sottogamba l'evento ho mantenuto uno stile di vita morigerato. Mai più di 20 sigarette al giorno, per esempio. E non più di tre aperitivi iperalcolici alla settimana. Soprattutto non più di tre pizze pranzo-cena consecutive. Ieri, infatti, a pranzo ho mangiato mele. A fettine sottili su una pizza al gorgonzola. Così, la sera, ho potuto mangiare pizza al prosciutto e olio piccanterrimo senza sensi di colpa. Soprattutto ho mantenuto un allenamento costante, settimana scorsa una mezz'oretta di corsa, questa settimana niente. Non si deve fare allenamenti sregolati, stancano e non migliorano.

In compenso domenica ho dato l'ultimo saluto ai monti. Al modico prezzo di 34 Euro di Skipass sono salito a un rifugio e ho mangiato doppio piatto di Pizzoccheri. Pizzoccheri della Valtellina e Pizzoccheri della Valchiavenna. Tutto ciò si chiama core stability. Significa che quando le gambe sono stanche, avere il resto del corpo in buona salute aiuta a non sentire la fatica. I Pizzoccheri mi danno molta stability. Sì Sì.

Per chi non lo sapesse i Pizzoccheri della Valchiavenna si differenziano per il fatto di aver eliminato dalla ricetta due ingredienti poco salubri: il grano saraceno e le verdure. Mantengono invece tutti gli altri salutari e nutrientissimi ingredienti della ricetta originale: Burro Fuso, Formaggio Fuso, Patate Lesse e ancora del Burro Fuso.

Temevo che dopo la Maratona mi sarei lasciato andare. E invece noto con soddisfazione che non è così. Ho cambiato stile di vita, dopo anni di bagordi, finalmente ho imparato ad apprezzare nuovi valori.

E stasera, all'aperitivo dedicato alla fondazione Pupi, un po' mi spiace ammetterlo, non berrò più di 4 Negroni. Oramai non riesco più a tollerare l'eccesso di alcool.

lunedì 4 aprile 2011

Running hard - Le risposte censurate dell'intervista quadrupla (CON FACCE)

Ed ecco la parte più calda e VM18 dell'intervista quadrupla.
Domande talmente scomode, che abbiamo dovuto pure modificare il layout del blog per farcele stare.
Fate scorrere la barra orizzontale in basso, altrimenti vi perdete le risposte (e soprattutto le facce) di Matteo

La prima parte dell'intervista quadrupla di presentazione dei membri della staffetta, la trovate cliccando qui

Art Direction: la Bionda (il casino con l'impaginazione invece l'ho fatto io..)