Corre. Le principali cause dirette e indirette di questa scelta sono: il compimento dei trentanni, quelli che corrono sul lungomare di Catania, l'estinzione della tartaruga, il parco delle Basiliche sotto casa, l'insonnia per colpa di una bionda.
Quella bionda oggi è la sua ragazza.
Ogni tanto lo segue in bici.
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Carletto è un ragazzino nato, vissuto e cresciuto a Milano. Siccome è un vero sportivo, tifa Milan da quando la squadra è stata retrocessa per il calcioscommesse. Durante gli studi classici ha iniziato a fumare, e di conseguenza si è iscritto a Giurisprudenza. Svariati anni fuori corso dopo, con triplo salto carpiato, ha iniziato a rovinare la brava gente nei Tribunali.
Correva perché la corsa è semplice e diretta. Adesso arranca sulle scale, ma pretende di essere un nuotatore.
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Nizza, all’anagrafe Matteo, vede la luce a Milano. Non sto qui a spiegare l’etimologia di Nizza, accettatelo così com’è.
Lo sport assieme allo studio sono stati per me più un tabù che un qualcosa a cui appassionarsi. Dopo studi scientifici e anni di economia e commercio, ora faccio il consulente per una grande società di distribuzione.
Corro perché sicuramente farà bene e poi perché, come disse Teo più volte su un famoso passo di montagna, oramai ho scollinato la soglia dei 30 ma il vero motivo, quello che mi sprona è il concetto che se ce la fa Cristiano non posso assolutamente tirarmi indietro.
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Valerio, nasce a Milazzo circa 27 anni fa. Studia giurisprudenza a Trento. Di solito vive a Milano, dove corre e lavora. Per il momento queste due cose le fa Londra.
Tifa Inter da quando aveva 5 anni e la Beneamata vinse lo scudetto dei record. Nei successivi 17 anni non ha mai avuto un cedimento.
Nel 2008 non ha potuto camminare liberamente per sei mesi. Due mesi dopo la rottura del legamento crociato anteriore. Quattro mesi dopo l'operazione. Calcetto.
Come Forrest Gump, appena gli hanno detto che poteva camminare ha cominciato a correre. E non ha più smesso.
Quando non corre e non lavora si arrampica sugli alberi.