Benvenute e benvenuti al ciclo di lezioni su come preparare al meglio una maratona. Il corso si compone di tre lezioni. Tratteremo qui di allenamento core, di fartlek, e di lungo veloce. Come compito a casa, Vi invito a rileggere la pubblicazione altamente scientifica sulle ripetute.
Ma affrontiamo, dunque, l'argomento del giorno.
Allenamento Core
L'allenamento del cosiddetto core prevede il rafforzamento muscolare di addominali, glutei, spalle e dorso. Per essere esatti e ssscientifici, il core comprende:
Muscoli addominali
Muscoli del dorso
Glutei
Muscoli dell’anca
Muscoli del tronco
Muscoli della spalla
Ileopsoas
Quadricipite
Gastrocnemio
Bicipite femorale
Tensore della fascia lata.
Mentre cercate su google che ciufolo è l'ileopsoas continuo a scrivere.
La funzione dell'allenamento core è di aumentare la stabilità del busto durante la corsa. La stabilità del busto consente di mantenere un'andatura efficiente e una postura adeguata, al riparo da infortuni. Peraltro, esaurita l'energia delle gambe, è possibile spingere in avanti il corpo spossato semplicemente attraverso un buon uso di spalle, braccia e addominali.
(nel video: Phoebe mostra a Rachel i benefici effetti dell'allenamento core)
Come allenare il core? Banali preparatori atletici vi consiglieranno banali esercizi quali flessioni, piegamenti e squat.
(nella foto: uno squatter in procinto di farsela addosso) |
Per allenare il core il mio consiglio è di correre piegati a 45°, spingendo un peso. Vi starete chiedendo dove trovare un peso da spingere. E come deve essere fatto questo peso. Non è facile ma, se siete fortunati, qualcuno che vi aiuti lo trovate. Basta cercare.
La mia fortuna è stata incontrare Nicoletta, il 18 marzo a Vigevano. Ho chiesto a Nicoletta se potevo spingerla per 5 km e lei è stata così gentile da accettare di aiutarmi.
Ho quindi indossato la maglia gialla dei Podisti da Marte (che mi han fatto incontrare Nicoletta), le scarpe da corsa, i pantaloncini aderenti, e ho spinto Nicoletta per 5 km. Nel farlo, badate, bisogna stare attenti a massimizzare lo sforzo. Non capita spesso di avere una persona gentile e disponibile come Nicoletta.
(nella foto: Valerio, Nicoletta e Betty, che cerca di nascondere Francesco) |
L'ideale è trovare piccole salite e tratti con pavé o sampietrini. Per evitare scosse sarete "costretti" a spingere verso il basso i manubri, di modo da utilizzare solo due delle quattro ruote a disposizione. Il carico sarà più leggero per gambe e schiena, ma solleciterete bicipiti e spalle per mantenere l'equilibrio.
(nella foto: Betty, a destra, dissimula un sorriso mentre vorrebbe mandare a quel paese Valerio) |
(nella foto: il gruppo di podisti impegnati nell'allenamento core) |
In quell'occasione, terminati i 5 km con Nicoletta, mi sono inserito nel percorso della mezza maratona e ho corso gli ultimi 16 km alternando ripetute da 4, 3, 2 e 1 km a 3'55'' al km, a recuperi sotto i 4'20'' al km.
Per massimizzare l'allenamento core, il mio personale consiglio è di portare con voi un peso leggero da alternare a destra e a sinistra. Previgentemente portai con me la bandiera dei Podisti da Marte, con annesso manico di scopa.
(nella foto: corri Forrest, corri) |
(nella foto: catarsi) |
Un caro saluto dal Vostro Professore, alla prossima lezione. E ricordate: la corsa è anche una questione di core.
Questa lezione è stata finanziata dalla campagna: Di corsa per la De Marchi. Se credete agli effetti benefici dell'allenamento core, potete sostenere le prossime lezioni attraverso una donazione qui