Se ne erano perse le tracce. Lui, beffardo, mandava foto senza volto. La segretezza, all'improvviso, la sua priorità. Ora è pronto, e lancia la sfida al futuro. Nizza è tornato
C’è chi espatria in territorio nemico, dai nostri vicini mangia lumache.
C’è chi predilige il Mare Nostrum per le sue scorribande.
C’è chi addirittura si spinge fino in Inghilterra per le sue prove podistiche.
E c’è chi come me, invece, va in campagna a giocare con la sua nipotina ottenendo una storta alla caviglia sinistra.
Per tutto questo c’è un motivo ben preciso. C’è una missione. Tutto ha un senso.
Il runner è un alchimista, uno scienziato in perenne divenire. È una persona che studia l’ambiente circostante, così da carpire dalla natura ogni più piccolo segreto per migliorare al massimo le proprie prestazioni.
Lo si vede all'inizio, nella creazione della playlist. Uno strumento utilissimo per ingranare, ma altrettanto difficile da realizzare. È come la nitroglicerina, deve essere miscelata alla perfezione, con i ritmi giusti, così da non esplodere immediatamente segando le gambe e distruggendo subito ogni sogno di gloria. E come ogni studioso, il runner si evolve e impara nuovi strumenti, arrivando, ad esempio, ad utilizzare la natura come sottofondo musicale.
Ma non finisce qui però.
Come diceva Eraclito, noto filosofo ma sopratutto runner, il divenire è la sostanza dell’essere.
Per questo Cristiano parte in missione in Francia, alla scoperta dei segreti che resero famosi antichi Galli che portavano il nome di Asterix e Obelix.
Personaggi leggendari che erano dotati di una forza incredibile, dopo che avevano bevuto un intruglio magico.
Carlo invece, come i più pazzi ma anche i più lungimiranti scienziati, dal suolo patrio testa su se stesso gli effetti di un famoso detto da saggezza popolare, e cioè che il vino rosso fa sangue.
E siccome sono certo che tutti voi guardavate “Siamo fatti così”, capirete l’importanza di questo studio accurato che Carlo ha affrontato.
Valerio da parte sua, è volato in Inghilterra. Una nazione che ha avuto una storia caratterizzata dalla magia e da uno spiccato senso delle attività fisiche in tutte le sue svariate forme. Ecco il motivo per il quale ha visitato i luoghi di Harry Potter e ha testato una nuova attività, cercando di capire se potrebbe essere utile o meno alla nostra causa.
E io? Beh io invece, seguendo l’esempio di Carlo, ho testato su di me la reale utilità delle caviglie.
Volevo capire se davvero sono così indispensabili o se si può farne a meno, ottenendo sempre degli ottimi risultati di corsa. Per ora ho riscontrato che la camminata normale ne risente, ma la corsa è tutta un'altra cosa, e domani la testerò.
Voi vi chiedere il perché di tutto questo.
Beh è semplice, creare il Piovono Runners perfetto.
Dite che è da folli?
Vedremo, quando ci saremo riusciti, chi saranno stati i folli.
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