Questo post avrebbe dovuto essere scritto oltre una settimana fa.
Sabato 23 aprile ho preso un aereo. Per dove? Ecco qua:
Esiste un trittico di paesini rurali: Sant'Andrea Apostolo dello Jonio, San Sostene e Davoli, con relative marine (cioè si aggiunge Marina alla fine e si creano altri tre paesini), molto vicino a Soverato, dove ho trascorso le prime 16 estati della mia vita e dove ogni tanto torno ancora.
Non sto a raccontare tutto quello che ho mangiato e tutto quello che ho visto in occasione delle celebrazioni per la resurrezione. Troppo tempo, soprattutto per il cibo.
Ma la "Confronta" va vista. Gesù e sua madre Maria si incontrano dopo la resurrezione. Lei è velata di nero, a lutto. Lungo la strada, da lontano, vede il figlio. I due si riconoscono. Maria getta il nero velo al vento e corre incontro a Gesù.
Questo incontro viene rievocato in tutti e tre i paesini con le statue artistiche di Santi e Divinità che ogni chiesa calabrese che si rispetti deve avere.
San Sostene:
San'andrea:
Manca quella di Davoli, così anche voi sarete salvi dal dover decretare la migliore. Ingrato compito che i parenti dei tre paesini avevano deciso di affibbiarmi e che ho evitato, giustamente, come la peste.
Domenica mattina, e lunedì mattina, prima di iniziare il tour delle rievocazioni e dei pranzi, ho corso dieci chilometri sul litorale della mia infanzia. Odore di salsedine, di Eucalypti, di Pini e sabbia di mare. Il vento in faccia ed il mare blu scuro, teso, sferzato dal vento.
Questo è il mio mare, di meglio non esiste:
Nessun commento:
Posta un commento