Mentirei se dicessi che arrivavo sereno all'appuntamento con la storia. Scusate, la Storia.
(nella foto: l'immagine di un uomo distrutto) |
Da ragazzo interpretai Romeo in una recita scolastica (altro che Di Caprio!), sono legato alla figura di quel giovane
Ma in questo post non parlerò della Romeo & Giulietta Half Marathon. Se ne occuperà la seconda parte di "Appuntamento con la Storia".
Vi parlerò di quanto successe prima del 19 febbraio 2012. Sapete già ciò che successe a Santa Cristina. E se non lo sapete potete leggere questo chilometrico post http://piovonorunners.blogspot.com/2012/02/santa-cristina-che-frec.html, o questo essenziale riassunto: corsi 30 km in 2 ore e 43 su percorso collinare a -14° e 75% neve fresca.
Il risultato di quella esilarante impresa sono stati quattro giorni con i polpacci distrutti e due settimane con un piede dolorante. Dei 160 km che avrei dovuto correre nelle settimane successive ne corsi circa 40. Degli 11 allenamenti ne feci 3. Il modo migliore per approcciarsi alla Mezza di Verona. E per raggiungere il traguardo di scendere sotto le 3 ore alla maratona di Milano.
Ma in questo post non parlerò degli allenamenti mancati, dell'ira funesta e del freddo pungente. Parlerò di Storia.
E' sempre una giornata storica quando corrono i Marziani.
(nella foto: no, scusate, non credo ci siano perifrasi per descriverci. Nella foto: i Marziani) |
Il tema della Missione era "Prova d'orchestra". Si correva per La Strada, una onlus milanese che si occupa di adulti e minori in difficoltà, adolescenti a rischio, dispersione scolastica, tossicodipendenze, senza fissa dimora, minori vittime di maltrattamenti e abusi.
Dovevamo raccogliere 1500 euro per La Strada e divertirci. Purtroppo nessuno è riuscito a divertirsi.
Si correva per La Strada. Ma anche per i marciapiedi e dentro la Galleria Vittorio Emanuele. E il tono di questa "battuta" dovrebbe far capire quanto poco ci siamo divertiti. Tristezza.
Come sempre, la Missione è partita con giorni di anticipo. Non tutti sanno che esiste uno Zoccolo Duro marziano. Lo Zoccolo Duro è un animale, frutto di un'evoluzione darwinianisticamente precisa. Tra i tanti folli che corrono alle Missioni, se ne sono autonomamente selezionati di più folli che si occupano della preparazione dell'evento.
(Nella foto: la femmina dello Zoccolo Duro) |
Con gioia (spersa nel mare di lacrime che è l'esistenza) ricevetti un appello last minute, venerdì sera, dal folle dei folli che folleggiano.
cari vicini di casa (o quasi), chi di voi può aiutarmi dopo cena perRisposi subito di sì. Con dimesso entusiasmo. E dopo essere uscito dall'ufficio alle 21.17, avere mangiato velocemente in un ristorante cinese di Via Sarpi, mi presentai alle 22.39 sotto casa del vicino di casa. Roba che neanche Normalman.
tagliare/attaccare i fogli degli strumenti sui cartoni?
ieri ne ho distribuiti la metà, ma me ne restano UN BORDELLO
dopo cena?
un NO non crea problemi
Il mio compito fu di sagomare e far combaciare scatole di cartone e strumenti stampati su A0. Ecco un'immagine scattata all'1.30 di notte.
(nella foto: mestamente riflettevo "e chistu comu o 'ncasu" trad. "come posso sagomare e far combaciare questo strumento grande quanto l'Africa") |
Io non corsi con gli altri, per non affaticare le gambe prima della Mezza di Verona. Li seguii in bici. Seguire in bici una missione dei Podisti da Marte è comunque divertente. Non è come prendere parte alla follia. Però consente di respirare l'entusiasmo e la gioia di oltre 100 persone che ridono, corrono, camminano, saltano, ballano, dirigono orchestre, fanno le smorfie ai fotografi, suonano strumenti di cartone, corrono attorno ai giapponesi, scherzano coi russi.
Solo che io ero triste. E la tristezza è il raffreddore dell'anima. Come insegnano i bigliettini dei baci perugina scritti da Moccia.
(nella foto: al centro un uomo triste sulla sua bicicletta) |
(nella foto: la prova che i Marziani non indossano le mutande) |
Né quando si esibirono alla Scala.
(nella foto: un'orchestra magistralmente diretta) |
(nella foto: tanta, tanta, tanta desolazione) |
(nella foto: un compagno di sventura) |
L'allegria è il profumo della corsa, come direbbe Tonino Guerra. E io ero raffreddato.
[Fine della prima parte]
Questo post sostiene la campagna: Di corsa per la De Marchi. Che ti sia piaciuto o no, puoi fare una donazione cliccando sul link qui sotto e combattere la tristezza nel mondo
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