Ci ritroviamo quindi io, indebitato con il ciccione, il ciccione, indebitato con i miei muscoli, e ancora quattro settimane per arrivare alla Maratona.
Si elabora una veloce ma efficace manovra d'emergenza. Ecco le sette regole del piano anti crisi:
- Mai saltare un allenamento
- In caso di stanchezza è lecito ridurre leggermente la distanza prevista dalla Tabella per quell'allenamento, ma la decisione va presa solo in corso d'opera e mai pianificata prima.
- Variare i percorsi d'allenamento. Tutti gli stimoli, anche quelli paesaggistici, possono essere fondamentali quando la volontà sta scemando, come in questi giorni.
- Monitorare le condizioni meteo. Se fino a qualche settimana fa uscivo volentieri, anzi più volentieri, con tsunami d'acqua o gelate lapponi, adesso avverto il bisogno di un abbraccio meteorologico più confortevole. Se nel giorno x è previsto mezzo raggio di sole e nel giorno y una spolverata di nubi con vago rischio pioggia, si esce nel giorno x a costo di sballare la tabella.
- Si può, occasionalmente, tirare fuori dalla naftalina e riutilizzare l'ipod. Da quando mi ero convinto di essere penetrato in una cerchia di runners più evoluti e seri, infatti, avevo messo da parte l'accompagnamento musicale alla corsa. In tempi di Crisi però, mai disprezzare il doping emotivo di una playlist fatta bene. Ed io ne ho una che spacca...
- Valorizzare, oltre al doping musicale, il doping sociale. Di solito funziona tantissimo con il sesso. La regola del doping sociale è che ogni nuova conquista è un racconto che puoi confezionare e mostrare ai tuoi amici. E questo ti motiva. Raccontare un'impresa, si sa, è metà, o quasi, del piacere di portarla a termine. Le mie conquiste adesso sono Roma ed ogni singolo passo, leggasi allenamento, che porti laggiù. Il bar dove vantarmi delle mie imprese è questo blog. Non posso rinunciarvi. Corro, mentre lo faccio penso che la mia fatica sta producendo materia grezza che andrà lavorata in un racconto da postare e questo basta per ammorbidire un po'lo sforzo.
- Ascolta gli altri: hai creato un piccolo ensemble di mostri intorno a te. Carlo ogni mese perde la funzionalità di un arto inferiore, ma nonostante questo continua a correre. La scienza non si spiega come faccia. Nizza attraversa stati influenzali lunghi due settimane, virulenti come epidemie di vaiolo al porto di Marsiglia nell'700, ma poi si rialza dal letto e ricomincia a correre. Anche qui gli scienziati brancolano nel buio. Matteo, il vecchio custode della scuola, ha ripreso davvero. Mentre corre suda vodka tonic, lamenta dolori sparsi, ma è stato avvistato, da fonti affidabili tra cui...me, a qualsiasi ora del giorno e della sera nei Giardini di Via Palestro. Non per abbordare le giovani mamme nella zona giostre, come avrebbe fatto fino a qualche anno fa, ma per correre davvero. Qui la scienza proprio non c'entra niente, questa conversione ha più a che fare con qualcosa di mistico.. :-) . Davanti a tutto questo la Crisi deve sparire e le motivazioni devono ripartire.
Fissati questi paletti, ho affrontato la tredicesima settimana d'allenamento. Nel prossimo capitolo vi racconterò come è andata.
P.S. Nel terzo capitolo spiego anche il perché del titolo "Ehi, Piovonorunners!!".
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